Il primo a mettere la bici in acqua, sorretta da due salsicciotti gonfiabili, fu una trentina d’anni fa Claudio Chiappucci. Era una specie di canotto a pedali. El Diablo, poi, provò anche l’emozione di pedalare sott’acqua. Oggi, persino su Luna Rossa si pedala. I grinder, che prima venivano azionati da braccia potentissime, ora si muovono a colpi di pedale.
E in bici sul mare oggi ci va anche Peter Sagan. Il tre volte iridato, infatti, dal 2020 è ambasciatore della Fondation Princesse Charlène, un'organizzazione benefica creata nel 2012 dalla Principessa Charlène di Monaco. La missione principale della fondazione è salvare vite umane promuovendo la sicurezza in acqua e prevenendo i casi di annegamento.
La Fondazione opera attraverso programmi educativi, campagne di sensibilizzazione, attività sportive ed eventi di beneficenza. Uno degli eventi della Fondazione è "The Crossing," una sfida sportiva in cui 5 squadre, ciascuna composta da 4 membri, cercano di raggiungere Monaco partendo da Calvi, in Corsica, utilizzando water bikes. I partecipanti si alternano in mare lungo un percorso di 180 chilometri, con l'obiettivo di completare la traversata in meno di 24 ore. Questa è la seconda edizione dell'evento, e le squadre sono partite da Calvi ieri a mezzogiorno. Peter Sagan partecipa a "The Crossing" come membro del Team Serenity, insieme a Valtteri Bottas, Tiffany Cromwell e Gareth Wittstock.