Quella porta che era rimasta socchiusa negli ultimi due anni, ora è definitivamente chiusa e una lunghissima pagina di storia del ciclismo mondiale passa agli archivi: Vincent Lavenu è stato licenziato e ha concluso la sua avventura con quella Decathlon AG2r La Mondiale che aveva creato da zero 32 anni fa e che ha portato ad essere una presenza fissa ai vertici del ciclismo mondiale.
Due anni fa il manager francese è stato costretto a vendere la sua squadra alla AG2r La Mondiale e da allora era stato spinto sempre più ai margini: conservava sì il suo posto di direttore generale, ma sottoposto ai vertici del colosso assicurativo fino ad essere rimpiazzato lo scorso anno da Dominique Serieys, nuovo patron della squadra. E testimoni all'interno del team confermano che il ruolo di Lavenu si è fatto sempre più marginale fino all'epilogo, avvenuto pochi giorni dopo la fine del Tour de France.
Secondo quanto pubblica L'Equipe, Lavenu avrebbe ricevuto infatti la lettera di licenziamento con l'invito a restituire il telefono, il computer e l'auto aziendale. A Lavenu, che al termine dell'incontro con la nuova proprietà avrebbe avuto un malore, i vertici del team rimprovererebbero soprattutto di non essere stati rapidamente informati dell'apertura di una procedura antidoping nei confronti di Franck Bonnamour, sospeso il 5 febbraio scorso dall'UCI a causa di anomalie ematiche nel suo passaporto biologico e poi licenziato dalla squadra il 26 marzo scorso.
Il nome di Lavenu è sparito dall'organigramma pubblicato sul sito internet della squadra: trentadue anni dopo averla fondata, ora è fuori dai giochi.La storia del team savoiardo continua, ma senza il suo creatore.