Al fianco del nostro Filippo Ganna sul podio olimpico della cronometro maschile sono saliti due belgi, che a loro volta hanno regalato le prime medaglie di questa rassegna olimpica al loro paese.
Dopo essere salito sul podio finale del Tour de France Remco Evenepoel ha conquistato l'oro olimpico nella specialità di cui è campione del mondo in carica. «Avevo detto che le strade su cui dovevamo correre erano una merda e in effetti avrete visto quanto sobbalzavano le nostre ruote, ma ora non importa perchè ho vinto. Nelle curve non ho rischiato l'osso del collo, non so dove ho fatto la differenza sui miei rivali, mi è stato chiaro che avrei vinto solo all'ultimo chilometro. Sono super felice. Questo successo vale tantissimo, le Olimpiadi si svolgono ogni 4 anni, arrivo da una Grande Boucle perfetta e ho battuto due leggende del ciclismo. Stamattina avevo un grande punto di domanda su come sarei andato, alla fine ho vissuto uno dei migliori giorni della carriera, è stato magico» ha commentato il 24enne ex calciatore, che il ciclomercato dà molto vicino alla Red Bull Bora Hansgrohe, a rischio di pagare un'ingente penale alla Soudal Quick Step con cui sarebbe sotto contratto fino al 2026.
Da junior nel 2018 questo baby fenomeno che oggi è stato premiato dal Re del Belgio riuscì a vincere il mondiale sia a cronometro che su strada, riuscirà a fare altrettanto con l'oro olimpico? «Sarebbe il massimo, ma nella prova in linea sarà un'altra storia e la nostra Nazionale può puntare su diverse punte. Wout ha dimostrato di andare forte e anche gli altri compagni sono competitivi su un percorso da classica come quello che ci aspetta tra una settimana. I rivali però non saranno da meno, non è ancora vinta, ma ce la giocheremo. Ora però pensiamo a festeggiare, senza esagerare. Per fortuna la prova su strada non è domani, abbiamo una settimana per pensarci e speriamo poi di poter organizzare un extra party il 3 agosto» commenta Remco, che in conferenza stampa ha rivelato che a Nizza ha celebrato la fine del Tour ballando fino alle 4 del mattino. Ganna, che invece ci aveva raccontato di aver eliminato l'alcol e di aver "limato" su tutto per arrivare al top scherza e chiede a Remco la prossima volta di essere invitato alla festa.
Wout van Aert guarda il giovane connazionale con il sorriso, ma forse vorrebbe strozzarlo... Lui che di sacrifici ne ha sopportati parecchi, ma ancora non è mai riuscito a conquistare l'alloro olimpico. «Questa medaglia di bronzo vale tanto, dopo la caduta in primavera ho dovuto riprogrammare la stagione e inseguire la forma. Il calendario del ciclismo è sempre fittissimo, ma i Giochi Olimpici sono il più grande evento per lo sport in assoluto e solo quando ci sei dentro capisci che è superiore a qualsiasi altra gara. Se a Tokyo ero deluso dall'argento perchè sapevo di potermi giocare l'oro, questo bronzo è sorprendente per me perchè arriva contro degli specialisti con cui negli ultimi anni ho faticato. Sono felice di essere tornato tra loro. Avevo un grande desiderio dentro di me ma sapevo che sulla carta c'erano almeno tre corridori che partivano favoriti rispetto a me, provo un grande orgoglio e sono felice con Remco di aver portato al nostro piccolo paese già due medaglie importanti in questi Giochi» dice dal canto suo il 29enne in forza alla Visma Lease e Bike, che radiomercato dà vicino alla Soudal Quick Step.
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