A 27 anni Ibai Azurmendi, prof navarrese della Euskaltel-Euskadi, è costretto a interrompere la sua carriera professionistica a causa di problemi cardiaci confermati dopo il suo ritiro a O Gran Camiño lo scorso febbraio. «Desidero annunciare che dopo aver effettuato alcuni esami complementari, sono state riscontrate alcune alterazioni cardiache che mi impediscono di continuare a gareggiare in sicurezza. Seguendo le raccomandazioni mediche, concluderò la mia carriera sportiva» dice il ciclista navarrese in una lettera d'addio affidata ai social.
«Sono triste, ma è la decisione giusta. Dopo aver notato alcuni sintomi anomali durante O Gran Camiño, abbiamo proceduto ad effettuare diversi esami medici ed è lì che abbiamo riscontrato alcune alterazioni cardiache che mi impediscono di gareggiare in sicurezza. Sono state settimane difficili per me, sia per tutti i test effettuati, sia per l’idea sempre più chiara di vedere sfumare il mio sogno di continuare ad essere un ciclista professionista. Nonostante ciò, sono orgoglioso di aver potuto godere di ciò che più mi piaceva e sono soddisfatto di essere stato davvero privilegiato con la vita che ho potuto condurre fino ad oggi. Voglio ringraziare la mia famiglia, i miei amici, il mio team e tutte le persone che mi hanno sempre sostenuto. Sono felice perché mi sono sempre sentito molto amato: chiudo la mia carriera alla Fondazione, da dove sono partito e questo mi emoziona particolarmente. Mi sono sempre sentito in un ambiente familiare e qui ho stretto splendire amicizie. Mi hanno fatto crescere come ciclista e come persona e per questo sarò sempre grato a tutto il team. Infine, una menzione speciale alla mia famiglia per avermi aiutato a diventare quello che sono oggi; a Mikel Landa per avermi dato l'opportunità di realizzare tanti sogni che avevo e per essere sempre stato vicino a me durante i brutti momenti che ho vissuto; a Julen Ucin (medico) per tutto l'aiuto medico e personale che mi ha fornito durante questi periodi difficili; a Luis Astrain (psicologo) per avermi aiutato a crescere e a superare le mie paure e i miei limiti; e a Jorge Azanza per avermi formato come ciclista e come persona e per essere stato presente nei momenti belli ma soprattutto in quelli brutti, come questo, fornendomi il suo sostegno incondizionato. Ho imparato che la soddisfazione sta nel percorso e non tanto nell'obiettivo. Ecco perché chiudo questa tappa con la felicità nel cuore. Ho una nuova tappa con nuove sfide davanti a me, ma sono sicuro che , continueremo a vederci sulle strade».
Azurmendi è nato a Leitza, Navarra, l'11 giugno 1996 ed è entrato a far parte della Fondazione Euskadi nel 2015: dopo tre anni tra gli Under 23, ha fatto il salto ai professionisti nel 2018, i primi due anni come Continental e poi dal 2020 nel ProTeam.