Alberto Bettiol è un po' più sereno, quando lo raggiungiamo nel suo hotel belga, al rientro da una ricognizione su alcuni settori in pavé della Roubaix, tra i quali la Foresta di Arenberg.
«Sto un po' meglio, nelle ultime ore le mie condizioni fisiche sono leggermente migliorate. Purtroppo dopo il Giro delle Fiandre sono stato colpito da un virus gastrointestinale, così come un mio compagno e la cuoca della squadra per esempio, che ha trovato evidentemente terreno fertile in un fisico sottoposto ad un grande sforzo qual è quello di un corridore all'indomani di una corsa esigente come il Fiandre».
E ancora: «Oggi sono uscito in allenamento, ho potuto vedere qualche settore di pavé anche se c'era molto fango a causa della pioggia caduta fino a ieri: per domani sono previsti fino a 24 gradi, quindi gran parte di questo fango sparirà. Alla fine arrivo alla mia prima Roubaix senza nemmeno quel briciolo di esperienza che pensavo di poter fare in allenamento e soprattutto non ci arrivo con la condizione ch»e avrei voluto avere».
Infine, una battuta sulla famigerata chicane: «Non posso esprimere un giudizio perché non ho mai affrontato la Foresta in corsa, né ovviamente la chicane, quindi ogni parola sarebbe sprecata. Diciamo che spero di riuscire ad essere in corsa domenica, poi vi dirò cosa ne penso».