Per Sepp Kuss la stagione è iniziata il 10 febbraio a Murcia e ieri, sempre in Spagna è arrivato sesto alla Clàsica Jaén. Mercoledì correrà in Portogallo all’Algarve e poi per lui ci sarà un periodo lontano delle corse prima di tornare in Spagna a marzo per il Catalunya e quindi ad aprile sarà impegnato ai Paesi Baschi. Per lui la stagione avrà due momenti importanti: il Tour de France e la Vuelta di Spagna.
Al Tour tornerà ad aiutare Vingegaard, ma questa volta potrebbe avere un ruolo diverso e dopo la vittoria alla Vuelta dello scorso anno potremmo vederlo nel ruolo di jolly nella Visma - Lease a Bike. «So che posso competere per i grandi giri e questo mi da tranquillità e fiducia allo stesso tempo. Ci sono più opportunità, ma non devo cambiare come corridore, perché non cerco un ruolo da leader assoluto - ha detto lo statunitense a Off The Mark –. Guardando alla Vuelta non avevo mai pensato in anticipo a una possibile vittoria finale. Solo dopo la cronometro individuale ho iniziato a crederci e alla fine è stata questa la differenza. È stata la prima cronometro in assoluto in cui avevo qualcosa da perdere. Non ho mai dovuto spingere tanto quanto quel giorno».
Kuss è tranquillo e non sente pressioni da parte della squadra e riguardo agli obiettivi, è lui stesso a decidere quali saranno i suoi traguardi futuri.
«Sento la pressione solo da parte mia e non da parte del team. Ovviamente loro vogliono ottenere il meglio da me, ma non si aspettano nemmeno cose impossibili. Personalmente sento meno pressione nei grandi giri, perché è nelle grandi corse a tappe che do il mio meglio. Per il momento mi sto divertendo poi più avanti vedremo».
Per l’americano non c’erano grandi differenze quando ha corso i tre grandi giri, evidenziando però, di non aver mai avuto giornate negative alla Vuelta. «In Spagna dovevo rimanere sempre concentrato e lucido, mentre di solito sono abituato a rimanere dietro, se non è necessario stare davanti. Anche la squadra è rimasta sorpresa di quello che ho fatto. Non ho avuto una sola giornata negativa alla Vuelta, ma in generale le mie prestazioni al Giro, al Tour e alla Vuelta sono state allo stesso livello».
Anche quest’anno al Tour de France la squadra da battere sarà la UAE Emirates con Tadej Pogacar. Lo sloveno nel 2024 proverà a fare la doppietta Giro-Tour e Kuss si è complimentato con lui per il coraggio dimostrato nel voler affrontare questa impresa.
«È bello che Pogacar abbia deciso di provare questa doppietta. Fa sempre qualcosa di diverso e scopre sempre cose diverse in gara. Per lui il Giro sarà come un ritiro di tre settimane, potrebbe essere per lui il miglior ritiro possibile. Se riuscirà a superare bene il Giro con il bel tempo, allora alla partenza del Tour si presenterà in una forma migliore».