Sorridente e disponibile, non di molte parole, Giacomo Villa ha disputato la sua prima gara da professionista al Gran Premio La Marsigliese (Francia) classificandosi al 27simo posto su un lotto di 140 corridori.
Soddisfatto del tuo esordio?
"Direi bene anche se ci poteva stare qualcosa di meglio-spiega Villa-. Mi sono staccato sull'ultimo gran premio della montagna, poi in discesa non sono riuscito a recuperare ma tutto sommato mi ritengo soddisfatto della mia prestazione e dell'approccio con il grande ciclismo".
Il giovane Villa, classe 2002, è la risorsa italiana - assieme a Marco Tizza e Davide Persico - della Bingoal WB, formazione belga del circuito UCI Professional che ha scelto il corridore lecchese per farlo crescere senza pressioni per poi volare verso altri lidi.
Fai parte di una squadra belga, significa che continueremo a vederti gareggiare all'estero?
"In realtà no. Con il team abbiamo impostato un calendario che comprende alcune gare in Italia tra cui la Settimana Internazionale Coppi-Bartali e il Giro di Sicilia. E' chiaro che strada facendo potrebbero verificarsi dei cambi di programma, ma le corse italiane saranno sicuramente tenute in seria considerazione".
La tua squadra si concentra in particolare sulle classiche.
"È vero, non è l'obbiettivo della Bingoal WB correre i grandi giri ma piuttosto partecipare alle cinque classiche momumento. Per quanto mi riguarda l'emozione di partecipare al Giro delle Fiandre sarebbe il massimo, ma per un debuttante come il sottoscritto vanno bene anche la Freccia Vallone o la Liegi-Bastogne-Liegi".
Cosa ti aspetti da questa stagione?
"Il percorso principale sarà quello di fare esperienza, ma voglio essere pronto per le gare importanti dove puntare al risultato se ci sarà la possibilità di farlo. Solo il tempo potrà dirmi dove posso arrivare".
Intanto Villa si è lasciato alle spalle anche l'Etoile de Besseges (ieri la conclusione) e ora si appresta a preparare sulle strade di casa (abita a Monticello Brianza, in provincia di Lecco) il Tour del Rwanda in programma a metà del mese di febbraio.
Sei indicato come una giovane promessa, ti vorresti imporre su quali terreni?
"Mi affascinano le gare nervose, impegnative non propriamente con l'arrivo in salita. Sono veloce e questa caratteristica mi permette di primeggiare negli sprint a ranghi ridotti. Ma sono qui per capire quale percorso possa essere a me più adatto".
E lontano dalle corse che ragazzo sei?
"Sono una persona semplice, tranquilla che apprezza la musica degli artisti italiani contemporanei. Mi sono diplomato al Liceo Scientifico Scienze Applicate di Oggiono e attualmente sono iscritto all'Università Pegaso delle Scienze Motorie che seguo on-line. La bici è la mia grande passione e il sogno è diventare qualcuno".
A ventidue anni compiuti lunedì scorso, Giacomo Villa è un corridore ancora da scoprire e su di lui sono in molti a voler scommettere.
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