Nonostante un'enorme pressione sulle spalle, la salita fino allo Skyviews di Harrat Uwayrid è stata l'occasione per Yates di brillare e il britannico lo ha fatto con stile, vincendo uno sprint a quattro sul rettilineo finale in pianura dopo aver sgretolato il gruppo sulla salita.
«Ho provato a fare selezone sulla salita perché volevo conquistare la vittoria finale, ma non avevo le gambe per fare la differenza - esordisce Simon Yates mentre si gode la maglia verde di re dell'AlUla Tour -. Così ho provato a fare lo sprint per la tappa e ci sono riuscito, quindi sono abbastanza contento del risultato. E' stata una frazione piuttosto dura, ho dovuto prendere il mio ritmo, ho provato a scattare per primo nella prima parte, la più ripida, ma non sono riuscito a staccare nessuno, quindi ho dovuto aspettare fino alla vetta per tornare sui corridori davanti. Alla fine ero un po' nervoso e non ero sicuro di avere conquistato la classifica generale perché non ho visto esattamente come si sono piazzati dietro di me. È una gara molto importante per noi, come ho detto per tutta la settimana: AlUla è un nostro grande partner, aver vinto qui è ancora più bello».
Tristan Hoffman, direttore sportivo, del team australiano, spiega: «Sapevamo che Simon era in buona forma e speravamo che potesse staccare tutti in salita, ma non è successo perché anche gli altri corridori sono in buone condizioni e hanno risposto, quindi è stato emozionante fino all'ultimo centimetro! Il risultato dinale dipendeva anche da come si piazzavano gli altri pretendenti alla classifica generale, ma alla fine abbiamo capito di aver conquistato la classifica generale. Dopo che Dylan si è ammalato e dopo alcune cadute, abbiamo avuto un ottimo finale e sono super felice».
Altrettanto felice è patron Gerry Ryan, il numero uno del Team Jayco AlUla: «È una vittoria speciale, questa colta qui ad AlUla - ha detto a tuttobiciweb -. Come lo scorso anno siamo venuti qui con il miglior velocista e il miglior scalatore, purtroppo Groenewegen è stato costretto a fermarsi con problemi fisici ma la grande emozione di oggi ci ripaga di tutto. Durante le prime ore di questa ultima tappa era rilassato, ma sul finale la tensione ha iniziato a farsi sentire. È una splendida vittoria, ottenuta in un posto fantastico. Stamane, prima della partenza, ho detto a Simon che ci sarebbe stata più pressione che al Tour de France e lui mi ha chiesto il perché, gli ho detto che per noi era importante vincere davanti ai nostri sponsor, per i nostri sponsor. Lui e tutta la squadra sono stati davvero grandi e adesso... possiamo festeggiare».
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