La Federazione Ciclistica Italiana ha unito le forze con Action Agency per creare GENTE DI BICI. Ad oggi una tessera digitale da scaricare sul cellulare, prossimamente un'app per implementare la comunicazione verticale dei contenuti e la comunicazione orizzontale tra gli utenti. Costo di 10€ (5€ per i prossimi sei mesi, se la si sottoscrive comprando o riparando una bici da Decathlon) che resterà tale anche dopo il periodo promozionale, e a cui potranno essere aggiunti eventualmente costi premium per singoli extra. Iscriversi equivale a entrare in un club esclusivo e godere di assicurazioni di RC Generali per infortuni e furti, scontistiche di vario genere, e tutti i vantaggi del far parte di una community che condivide la stessa passione e attività.
Collateralmente, in collaborazione con Dr. Podcast, è stato lanciato il podcast "Gente di Bici" per raccontare, per l'appunto, storie di gente che va in bicicletta: la prima puntata è già uscita, con protagonista Lello Ferrara. Al di là di questo, numerose saranno in futuro le iniziative che arricchiranno l'esperienza in Gente di Bici: così promettono i massimi rappresentanti delle due realtà coinvolte, il presidente federale Cordiano Dagnoni e la Ceo di Action Agency Manuela Ronchi, che hanno appena presentato il progetto al Boga Space di Milano.
DAGNONI - «Per coinvolgere nella Federciclismo anche chi usa la bicicletta per semplice diletto e spostamenti, evitando l'iter del tesseramento presso una società, ci siamo rivolti a Manuela per creare un metodo più snello e a misura di ogni ciclista, una community che possa godere di benefit appositi e crescere insieme promuovendo sicurezza e stile di vita salutare. La comunità di chi pratica ciclismo in qualsiasi modo, complice il boom in pandemia e la diffusione su larga scala della pedalata assistita, con annessa crescita esponenziale pure del cicloturismo (nel 2022 la spesa turistica generata dai cicloturisti è stata di 4 miliardi) è persino superiore a quella di chi gioca a calcio in Italia: sono 9 milioni di persone, ormai pure la "sciura Maria" può essere una ciclista, e noi vogliamo riuscire a intercettare tutti! A tal proposito, il nome Gente di Bici è azzeccatissimo. Mi auguro, perché no, che gli sponsor della Federazione possano essere invogliati a contribuire al progetto. Ringrazio infine i ministri Salvini e Santanché per aver recepito le nostre istanze in termini di sicurezza infrastrutturale (a livello sia di impianti chiusi che di piste ciclabili) e di professionalizzazione delle guide cicloturistiche: anche questo può sensibilizzare e invogliare ad abbracciare la bicicletta.»
RONCHI - «Nel mondo digitale e velocissimo di oggi, tendiamo a riempire il tempo libero di tantissime cose: si scrolla e si consuma a ritmo vertiginoso, col rischio che sia tutto passivo. La bicicletta permette di rallentare e prendersi del tempo davvero "calmo" e di qualità, e il progetto Gente di Bici vuole aiutare chiunque vada in bici a godersi il territorio e fare community con la maggior sicurezza possibile. La bici è mentalità, il ciclismo è lo sport dove, il giorno dopo aver visto una grande corsa professionistica, puoi pedalare in prima persona su quelle stesse strade. Dire che siamo sostenibili al 100% è una bugia, ma noi proviamo ad avvicinarci a quel livello. Il sogno è di contribuire in modo decisivo all'educazione ciclistica delle persone: non abbiamo obiettivi numerici precisi, ma l'ambizione di creare tanti eventi (abbiamo pensato pure al bike-nic, ad esempio, ossia i picnic in bici) e fare squadra all'interno dell'immensa famiglia dei praticanti della bici. Io sono un'imprenditrice che ama reinvestire il denaro in maniera socialmente responsabile, e questa è una di quelle situazioni. Ringrazio un colosso come Generali che, nel giro di un mese, si è mobilitato per permetterci di garantire copertura assicurativa per chi entra a far parte di Gente di Bici. Testimonial? No grazie, i testimonial siamo tutti noi che facciamo parte di questa community: è finito il tempo di trascinare i progetti perché c'è il personaggio famoso...»
A concludere la conferenza stampa è stato Fulvio Matteoni, responsabile relazioni istituzionali di Decathlon che è il secondo partner di Gente di Bici: «La bicicletta è un oggetto carico di valori, che ci accompagna fin da quando impariamo a non cadere da piccoli, poi magari la teniamo in garage per riscoprirla nel corso della vita. Noi di Decathlon ci riteniamo proprio il garage della famiglia italiana, nasciamo col ciclismo da semplici rivenditori e poi siamo diventati produttori. Se con questo progetto riusciremo sia a mappare che ad ampliare il tasso di utilizzo della bici sarà un grandissimo obiettivo raggiunto. Coi nostri 150 negozi in tutta Italia le nostre equipe sono al servizio di chi vuole acquistare o riparare una bicicletta. Il motto di Gente di Bici è "Ritiriamo la bici dalla cantina"! Si inizia da questa base, ma poi saranno gli appassionati e i fruitori stessi ad arricchire il progetto di storie e valore: siamo felici di poter essere punto di raccordo e ritrovo; il ciclismo non è uno sport individuale, e uscire in gruppo anziché da soli fa venire tutto più naturale e incoraggia l'uso di questo bellissimo mezzo.»
Tra un applauso e un brindisi, a coronare il pomeriggio meneghino in un clima già natalizio è arrivata l'accensione di un'installazione natalizia a tema ciclistico nel giardino adiacente al teatro Nazionale di piazza Piemonte, con annessa nevicata artificiale ma suggestiva.