Mauro Vegni, Christian Prudhomme e Javier Guillén, direttori rispettivamente del Giro d’Italia, del Tour de France e della Vuelta si sono ritrovati ieri a Burgos, in Spagna, in occasione dell’Assemblea Generale della Association Internationale des Organisateur des Courses Cyclistes (AIOCC).
Molteplici le questioni sul tavolo ma il tema maggiormente dibattuto è stato quello della sicurezza: «Stiamo lavorando per garantire un migliore coordinamento tra organizzatori, squadre, UCI, ciclisti e le altre figure presenti in carovana per rendere le gare maggiormente sicure» ha dichiarato a Marca Javier Guillén.
Christian Prudhomme ha aggiunto:«La sicurezza è affare di tutti. A tutela dei corridori, certo, ma anche del pubblico, dei tifosi ai bordi della strada, e dei nostri organizzatori, impegnati, appassionati, encomiabili, che lavorano molto spesso in condizioni difficili» ricordando, nel suo intervento, anche la figura di Gino Mäder scomparso in giugno a seguito di una caduta durante il Tour de Suisse
Secondo quanto riporta il media spagnolo sarebbe in fase di studio la creazione di una struttura che potrebbe vedere la luce già nei primi mesi della prossima stagione (Il nome scelto sarebbe SafeR e ndr) formata da giudici indipendenti che monitorerebbero tutto ciò che concerne la sicurezza in gara: il comportamento degli atleti, il percorso e tutti gli importanti elementi che potrebbero sfuggire ai giudici di gara. Tra le novità allo studio anche una vera e propria rivoluzione: l’uso dei “cartellini” come nel calcio. In questo modo si punirebbero gli atleti modificando, di fatto, il sistema delle sanzioni che fino ad oggi è basato su multe che colpiscono i team a livello economico.
Un altro tema affrontato durante la riunione è stato quello relativo alla possibile riforma dei calendari paventata nelle scorse settimane dai vertici dell’UCI. A tal proposito gli organizzatori delle tre più grandi corse a tappe del ciclismo hanno dichiarato di non avere ancora ricevuto comunicazioni in merito e che comunque «La possibile riforma partirebbe dal 2026 e non coinvolgerebbe i Grandi Giri».
In un mondo in cui il ciclismo sta diventando ogni giorno sempre più globalizzato, parlando con la stampa Mauro Vegni ha rimarcato il ruolo centrale di Italia, Francia e Spagna nella geografia del ciclismo mondiale sottolineando però «L’importanza di aprirsi ad altri mercati e di far crescere gli appassionati in altri Paesi»
Al centro dell’attenzione anche il ciclismo femminile e il suo sviluppo «Oggi il ciclismo femminile è in forte crescita e il fatto che Vuelta, Tour e Giro d’Italia abbiano l’edizione femminile lo dimostra e ci rende molto contenti, stiamo vincendo una grande scommessa» ha detto Guillén che poi ha aggiunto: «Dobbiamo continuare su questa strada, dobbiamo rafforzare le squadre e le strutture anche a livello economico continuando a lavorare per equiparare i premi di uomini e donne. Quando il movimento sarà in grado di avere squadre solide potremo ragionare su gare con più tappe».
Sulla stessa lunghezza d’onda del collega spagnolo anche Christian Prudhomme che ha dichiarato alla stampa: «Il ciclismo femminile sta suscitando molto interesse, l’obiettivo ora è che si consolidi a livello economico».
Nel corso del convegno dell'associazione degli organizzatori sono stati assegnati anche i premi AIOCC 2023: i riconoscimenti sono stati assegnati Annemiek van Vleuten e Mark Cavendish.
Foto dai social
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