Bang! Centro. Come Lisa Vittozzi quando arriva sparata con gli sci al poligono e infila uno di quei suoi proverbiali filotti con la carabina da cinque su cinque. Il Giro d’Italia 2024, che venerdì sarà presentato a Trento, avrà una chicca mica da ridere. E guarda caso all’interno del tracciato della tappa friulana, la Mortegliano-Sappada che ormai anche i muri sanno che si correrà il 24 maggio tra le Dolomiti e la tappa di Padova e la resa dei conti sul doppio Grappa prima dell’arrivo a Bassano.
La 19ª frazione del Giro a meno di 10 km dalla fine di Sappada entrerà nella Carnia Arena di Piani di Luzza per un vero e proprio omaggio a una struttura sportiva culla del biathlon in Italia e in particolare casa di una delle regine mondiali della specialità, appunto la sappadina Lisa Vittozzi, tra l’altro grande pedalatrice d’estate.
Non sarà la prima volta per il Giro in un impianto per il biathlon perchè nel 2019, era il Giro di Carapaz, una tappa della corsa arrivò nell’arena di Anterselva, la “capitale” italiana della specialità e casa di Dorotea Wierer, l’altra azzurra dei miracoli. Insomma, a Wierer risponde Vittozzi, stavolta sui pedali.
Paolo Urbani, project manager delle tappe della corsa rosa in Friuli, insomma, segue il filone caro a Enzo Cainero: nessuna tappa banale a Nord Est. Ha chiesto aiuto alla Regione, perchè per consentire alla carovana di entrare e uscire dall’impianto senza incrociarsi sarà asfaltato un pezzo di strada e ovviamente al deus ex machina della Carnia Arena, il consigliere regionale, ex sindaco di Forni Avoltri ed ex presidente Fisi Fvg, Emanuele Ferrari, una istituzione da quelle parti. Nei giorni scorsi, col sindaco di Sappada Manuel Piller Hofer e l’assessore-campione Silvio Fauner, c’è stato un sopralluogo con i tecnici di Rcs. Ora si attende solo la presentazione di venerdì a Trento.
«Sarà una tappa spettacolare - si limita a dire Paolo Urbani - ringrazio il presidente della regione Massimiliano Fedriga e la sua Giunta per il supporto e naturalmente il direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni per aver appoggiato un’altra idea arrivata da Friuli. Avremo così la possibilità di promuovere un altro gioiello sportivo della nostra regione in un arrivo di tappa che si annuncia spettacolare».
Già, perchè usciti dalla Carnia Arena, i girini si troveranno di fronte il muro della “Cleva”, 3,5 km fino a Cima. Finita? No, perchè poi, altra chicca, i corridori percorreranno la ciclabile vicino al Piave per risalire in paese con l’ultimo, spettacolare, km all’insù. Roba insomma da gente tosta. Come Lisa Vittozzi al poligono.
dal Messaggero Veneto