Jonas Vingegaard ha chiuso la Vuelta al secondo posto, ad appena 17” dal vincitore Sepp Kuss, suo compagno di squadra alla Jumbo-Visma. Oggi nessuno sa se il danese avrebbe potuto vincere la corsa spagnola, la scelta è stata fatta a tavolino tra dirigenti e corridori, e quella doppietta Tour-Vuelta, dovrà attendere ancora.
Solo Chris Froome nel 2017 e i francesi Jacques Anquetil nel 1963 e Bernard Hinault nel 1978, sono riusciti a conquistare il Tour de France e la Vuelta di Spagna nello stesso anno e Vingegaard, forse, avrebbe potuto entrare quest’anno nel club.
La vittoria è andata a Kuss, ma il danese ha fatto sapere che potrebbe tornare alla corsa spagnola già il prossimo anno. «Tenterò sicuramente ancora la fortuna alla Vuelta – ha detto Vingegaard a Madrid - Ma non so ancora quando, potrebbe essere l'anno prossimo oppure quello dopo ancora. Dovremo pianificare questo con la squadra e poi vedremo».
La Jumbo-Visma è entrata a pieno titolo nella storia, non solo per aver vinto i tre grandi giri, ma anche per aver conquistato l’intero podio finale alla Vuelta di Spagna.
Una impresa come questa era accaduta solo nel 1966, quando la squadra KAS-Kaskol conquistò la Vuelta con Francisco Gabica davanti ai compagni di squadra Eusebio Velez e Carlos Echeverria.
Vingegaard è contento della vittoria del compagno Sepp Kuss e pensa che il suo secondo posto e il terzo posto di Roglic, siano stati il risultato di uno straordinario lavoro di squadra. «Sono veramente felice di essere qui e di far parte di una squadra così grande. Abbiamo finito la Vuelta conquistando il primo, il secondo e il terzo posto. Se qualcuno ce lo avesse detto prima del nostro arrivo in Spagna, avremmo riso dicendo che erano dei pazzi. Siamo ovviamente super contenti di come sono andate le cose e io non posso che essere felice per questo risultato straordinario».