Primoz ROGLIC. 10. Non spreca una pedalata, lascia spazio a tutti, compresi Kuss e Evenepoel. Poi va a prendersi la tappa (l’11° sua personale alla Vuelta) e porta a 78 le vittorie in carriera, di cui 13 quest’anno. Regala la vittoria numero 52 alla Jumbo Visma, ma per Primoz questo successo è la conferma del suo stato di salute. Lucido, attento, sornione e ficcante quando deve esserlo. Al suo fianco ha una serie di compagni di squadra impressionanti, ma oggi a farmi impressione è lui.
Remco EVENEPOEL. 9. Pedala bene, fin troppo, tanto da scortare tutti verso il traguardo. Prima viene scortato alla grandissima da Vervaeke e dal nostro Mattia Cattaneo, poi ci pensa il belga che nel finale sembra pagare la brillantezza dello sloveno, ma quello che doveva far vedere lo mette in mostra: Remco non è qui in gita. Una volta tagliato il traguardo di Xorret de Catì, confida però ai cronisti che pensava che davanti ci fossero altri corridori e la volata non l’ha fatta a tutta. A 23 anni, nonostante sia un campione, ci può stare: 10 per la sincerità.
Juan AYUSO. 7,5. È sempre lì, accucciato e reattivo. Sa che la Vuelta è lunga, ma sa anche che alla lunga puoi solo migliorare. Tempo al tempo.
Eric MAS. 7. Non è chiaramente il suo traguardo, ma sulla linea ci arriva lasciando solo 2”.
Jonas VINGEGAARD. 7. Controlla, insegue e tiene al coperto tutti, fa il regista in corsa, pronto ad entrare in azione alla bisogna. L’idea è che potrebbe essere il piano B, di una squadra che punta su Primoz, anche perché Kuss sembra un po’ stanco.
Joao ALMEIDA. 6,5. È un Ercolino sempre in piedi: si piega, ma non si spezza mai.
Sepp KUSS. 7. Si veste di rosso, ma è chiaro che è anche in riserva. Le forze sono quelle che sono e anche l’americano dimostra di essere un uomo, non un marziano.
Marc SOLER. 6,5. Fa di necessità virtù: è il meno scattante, ma sul passo è sempre lì.
Lenny MARTINEZ. 5,5. Pesa la maglia sulle spalle del piccolo scalatore francese. Pesa e appesantisce un pochino le sue giovani leve, ma oggi va bene così: gestisce con grande intelligenza la prima giornata difficile.
Wout POELS. 5,5. È l’uomo di classifica per la Bahrain, e per il team di Milan Erzen fa il suo fino in fondo, anche se davanti ne arrivano un po’ troppi.
Alexandr VLASOV. 5,5. L’uomo senza bandiera, ma con una squadra (la Bora), chiude decimo: per uno come lui non certo una grande giornata.
Damiano CARUSO. 6. La tappa la studia bene, ma alle sue spalle e in gruppo ci sono i calabroni che sono più fastidiosi delle zanzare. Lui, Damiano, fa quello che può e deve, prima di ritornare nei ranghi nel finale (a meno di 6 km dal traguardo), ma la sua è un’azione degna di nota, della quale è doveroso prenderne contezza.
Geraint THOMAS. 4. Niente da fare per nessuno. Il vuoto pneumatico, per un team che sembra avere le gomme sgonfie.
Thomas DE GENDT. 8. Prima fuga di giornata, con l’esperto corridore della Lotto Dstiny che si conferma davvero un attaccante nato. Pronti via e il belga se ne va in compagnia di altri sette temerari. Con lui Damien Touzé (Ag2r Citroen), Tobias Bayer (Alpecin Deceuninck), Jon Barrenetxea (Caja Rural Seguros), Nico Denz (Bora Hansgrohe), Julius Van den Berg (EF), Ander Okamika e Pelayo Sanchez per la Burgos.
Samuele BATTISTELLA. 14. Qualche chilometro dopo le carte si rimescolano e con De Gendt ci si trova anche l’azzurro della Astana. Con loro due altri dodici attaccanti: Max Poole (DSM), Paul Lapeira (Ag2r Citroen), Rune Herregodts (Intermarché Circus Wanty), Alan Jousseaume (Total Energies), Nico Denz (Bora Hansgrohe), Joel Nicolau (Caja Rural Seguros), Kenny Elissonde e Bauke Mollema (Lidl Trek), Diego Camargo e Julius Van den Berg (EF), Pelayo Sanchez e Jose Manuel Diaz per la Burgos.
Romain BARDET. 30. Terzo “quadro” di giornata e nuova situazione in un inizio tappa davvero esplosivo e vibrante. Con il transalpino della DSM, al km 35 si forma un gruppo piuttosto pingue, di trenta corridori: Nicolas Prodhomme (Ag2r Citroen), Joel Nicolau (Caja Rural Seguros), Rui Costa (Intermarché Circus Wanty), Cristian Rodriguez (Arkea Samsic), Jonathan Castroviejo (Ineos Grenadiers), Finn Fisher-Black (UAE), Ben Zwiehoff (Bora Hansgrohe), Pelayo Sanchez e Jose Manuel Diaz (Burgos), Jesus Herrada e Ruben Fernandez (Cofidis), Kenny Elissonde e Bauke Mollema (Lidl Trek), Oier Lazkano e Nelson Oliveira (Movistar), Diego Camargo e Julius Van den Berg (EF), Javier Romo e Vadim Prondskiy (Astana), Fabien Doubey e Paul Ourselin (Total Energies), Callum Scotson e Welay Berhe (Jayco AlUla), Damiano Caruso e Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), Lennert Van Eetvelt, Andreas Kron, Thomas De Gendt e Sylvain Moniquet (Lotto Dstiny).