Wout Poels ha trionfato sul traguardo della durissima tappa alpin, con arrivo a Saint-Gervais Mont-Blanc. Sono stati tanti i pensieri che hanno affollato la mente del corridore della Bahrain-Victorious mentre affrontava l’ultima salita. C’erano quelle 4 settimane e l’incidente in cui ha perso la vita il compagno di squadra Gino Mader, ma c’era anche quel Tour del 2016, quando proprio sulla salita verso Saint-Gervais Mont-Blanc guidava il suo capitano Chris Froome in maglia gialla.
«Ho sempre sognato una vittoria come questa: adesso ci sono riuscito ed è un sogno. Sapevo che per vincere dovevo seguire Van Aert ed è quello che ho fatto».
Quando Van Aert è scattato, l’olandese è stato pronto a reagire ed ha seguito la ruota del fiammingo, poi nella parte più dura è stato lui ad attaccare e ad avere la meglio.
«Mi sono sentito molto bene ieri e anche oggi le sensazioni erano buone. Ho corso in modo intelligente nel gruppo di testa perché non ho risposto a tutto. Quando Van Aert è partito, ho pensato: ora devo andare con lui questo è il mio biglietto per la salita finale».
Tanti pensieri ed emozioni per Poels e la mente in modo automatico è tornata a quel tragico 16 giugno, quando Mader è deceduto in seguito alle ferite riportate nella caduta del giorno prima al Giro di Svizzera. «E’ incredibile per me questa giornata e ripenso a tutto quello che è successo in queste ultime 4 settimane».
Il Tour de France per Poels è sempre stato un chiodo fisso per lui e da bambino i suoi genitori lo portavano in camper a seguire la corsa.
«Quando sei un giovane ciclista sogni di poter correre un giorno il Tour. Quando ero piccolo partivamo con il camper e capitava di venire al Tour con mamma e papà. Poi ho ricevuto la possibilità di partecipare. Questa è la mia decima partecipazione e alla fine sono riuscito a vincere una tappa. E’ un sogno diventato realtà».
Sono trascorsi 7 anni da quando Poels con la maglia della Sky, stava affrontando la tappa numero 19 della Grand Boucle con arrivo a Saint-Gervais Mont-Blanc. Quel giorno avrebbe potuto vincere, ma una caduta di Froome in maglia gialla, lo aveva costretto a fermarsi. «Quel giorno mi era stato permesso di andare libero in corsa, ma poi Froome è caduto e l’ho dovuto pilotare verso il traguardo. Oggi invece ho realizzato il mio sogno».