La tappa con arrivo a Puy de Dôme non ha tradito le aspettative e il duello che tutti aspettavano tra Vingegaard e Pogacar c’è stato. Lo sloveno ha avuto la meglio sul suo avversario ed è riuscito a guadagnare secondi importanti sul danese in maglia gialla.
«Penso che questa sia come una piccola vittoria – Ha detto Tadej Pogacar –: Sono contento di come è andata». Lo sloveno per la prima volta oggi è salito sul vulcano spento, uno dei simboli del Massiccio Centrale. Aveva provato a fare una ricognizione del percorso prima del Tour, ma aveva trovato la strada chiusa e per questo aveva avuto solo una visione parziale della salita finale. Il due volte vincitore del Tour è andato forte e grazie alle sue accelerate che hanno portato al limite Vingegaard, è riuscito a recuperare 8 secondi e a dare un colpo psicologico al suo avversario.
«Quando ho attaccato, ho visto dall'ombra sulla strada di Vingegaard che si stava portando immediatamente a tutto gas sulla mia ruota. A quel punto ho capito che avrei potuto aprire un buco tra me e lui».
Vingegaard e Pogacar si sono già confrontati in questo Tour de France e lo sloveno è riuscito anche a conquistare la vittoria di tappa nella sesta giornata di corsa, con arrivo a Cauterets Cambasque, lanciando un segnale importante al danese.
«Non ho vinto la tappa oggi, ma questa mi sembra comunque una piccola vittoria: tutto sommato è stata una giornata tranquilla per noi fino alla salita finale, dove ho sentito subito che le mie gambe giravano bene. Prima avevo un po' paura del Puy de Dôme perché i miei compagni di squadra mi avevano detto che era molto ripido, ma in realtà è stato meno difficile di quello che mi aspettavo. Quando ho attaccato ho capito che avrei potuto creare un distacco e guadagnare qualcosa. È stata una salita dura e bella, ma sarebbe stato ancora più bello poter correre con il pubblico ai bordi della strada».