I VOTI DI STAGI. DAINO SI FA TIGRE, MILAN FA TROPPA STRADA, “TEX” VAN WILDER NE FARA’

I VOTI DEL DIRETTORE | 24/05/2023 | 18:09
di Pier Augusto Stagi

Alberto DAINESE. 10 e lode. Per me era già stato un eroe domenica scorsa, quando aveva concluso la corsa nonostante i problemi fisici (gastroentericte). Una resistenza da grande campione (anche ieri, sul Bondone, ha rischiato grosso). Testa dura e pedalare, soprattutto sprintare, alla grande con grande intelligenza. Parte bene, lanciato da Niklas Märkl che si sposta troppo presto, lui prende tempo, controlla, rifiata e si lancia: zac! Colpo di reni perfetto, per battere di un niente l’attesissimo Milan, ma anche Daino che si fa tigre era atteso: sul palco.


Jonathan MILAN. 7. Parte sempre troppo dietro, deve fare sempre ricorse esasperate e risalite ardite. Va bene prendere la rincorsa, ma così è davvero troppo. Arriva sempre lì, ad un passo dalla vittoria, che però gli sfugge via sempre per una fotografia. Per uno scatto: ritardato. È giovane, ha tutto per migliorare, anche SuperMario Cipollini al suo primo Giro vinse solo una tappa (Mira). Anche Jonathan ha bisogno di tempo: perché anche il tempo della crescita ha le sue tappe.


Michael MATTHEWS. 7. Si butta con coraggio nella mischia, in un arrivo che non è propriamente per lui, anche se nella terza settimana è giusto provarci. Lui ci prova e perde per un niente. Fa niente.

Niccolò BONIFAZIO. 7. Lotta come un gladiatore, sempre e comunque. Un Nicolò in formato “universale”: solo da applaudire.

Simone CONSONNI. 6,5. Perde l’attimo, ma per un attimo è lì.

Fernando GAVIRIA. 6. Non è al meglio, diciamo che si porta sulla pelle e nei muscoli un Giro non fortunatissimo. È già bravo a essere ancora una volta lì. È bravo ad essere ancora qui.

Andrea PASQUALON. 7. L’uomo tuttofare fa e protegge Jonathan, che un po’ lo perde, che fatica a stargli a ruota. Fa quello che può, ma lo fa bene.

Mark CAVENDISH. 5,5. Ad un certo punto si posiziona alla ruota di Milan, poi lo perde. Perde.

Charles QUARTERMAN. 7. Charlie ha 24anni e viene da Oxford, conosciuta nel mondo per le sue prestigiose università. Un po’ come il Giro d’Italia, che da sempre è uno degli atenei ciclistici più apprezzati nel mondo. Il ragazzo della Corratec è venuto qui per fare il suo bel master.

Senne LEYSEN. 8. Il 27enne fiammingo è figlio d’arte, guidato a regola d’arte da papà Bart, che negli Anni Novanta ha militato nella Lotto e nella leggendaria Mapei. Anima la fuga di giornata Senne, che per certi versi è scontata, ma a lui e Thomas Champion (Cofidis), così come a Diego Pablo Sevilla (Eolo Kometa) e a Charlie Quarterman (Corratec Selle Italia), non regalano proprio nulla. Anzi, lui è quello che si arrende per ultimo, a 5 km dal traguardo. Per Senne 186 km di fuga. Per loro, per lui, una giornata molto calda non solo dal punto di vista meteo.

Ilan VAN WILDER. 2. È rimasto solo in corsa con Pieter Serry: due corridori che fanno una squadra. Loro non si scompongono, soprattutto il 23enne ragazzo di Jette che un anno fa, alla Vuelta, è stato fondamentale nel successo finale di Remco Evenepoel. Studia da grande Ilan, e in questo finale di Giro ha tutto per finire con i grandi. Due uomini fanno una squadra, questi due scriveranno un pezzo di storia.

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COMMENTI
Voti del momento
24 maggio 2023 18:29 Bullet
Di colpo tutti teneri con la Soudal dopo le parole di Lefevere verso la Gazzetta...mah...il caso ormai è stato archiviato si vede

Milan
24 maggio 2023 18:30 alerossi
Non può essere sufficiente. Può capitare una volta di perdersi, ma ormai è quasi un'abitudine. E quando si è così tanto superiori agli altri bisogna vincere. (Ricordando che in questo giro mancano i più forti merlier, jakobsen, philipsen, demare e groenewegen) Il secondo posto è una sconfitta. Spero lefevere investa nel futuro su di lui: può diventare il più forte con morkov e magari imparare nella squadra giusta per la roubaix.

Maglia rosa
24 maggio 2023 19:31 Oritiz
Perche’ Non dare 5\8 secondi di abbuono a chi indossa quotidianamente La Rosa? Che ne pensate?

Milan
24 maggio 2023 19:51 Panassa
È vero mancano i più forti nelle volate come del resto anche i migliori in assoluto del ciclismo mondiale. Certo che se Milan un giorno avrà in treno come aveva cipollini diventa imbattibile

X oritiz
24 maggio 2023 20:55 italia
Eccellente innovativa idea

Rebellin....
24 maggio 2023 21:23 runner
Premesse le mie congratulazioni con il vincitore di oggi Dainese, mi sorge una amara considerazione. Oggi tappa del Giro in Veneto. Nessuno e sottolineo Nessuno, né oggi, né dall'inizio del Giro si si è degnato di ricordare il grande Davide Rebellin, uno dei più grandi corridori italiani e vero esempio per tutti. Morto pochi mesi fa in modo tragico. Vergogna a chi non lo ricorda.

Ragazzi all Italiana
24 maggio 2023 21:24 Bosc79
Milan, Zana, Dainese, Frigo che bello riscoprire che anche nel nostro ciclismo ci sono dei ragazzi splendidi! Resilienti, tenaci, cagnacci come i nostri avi al fronte!!! Emozionante!!!

Bullet
24 maggio 2023 23:34 Osoistrac!
Van Wilder sta correndo un bel giro, ormai senza squadra e si conferma un giovane corridore in grande crescita.
Da ricordare anche la tirata terribile che ha fatto sulla Redoute alla LBL, favorendo l'attacco di Evenepoel.
L'articolo sottolinea le belle prestazioni di Van Wilder, la Soudal e Lefevere non mi pare che ci entrino molto in questa analisi.

Oritiz
25 maggio 2023 00:35 Osoistrac!
Idea originale ma non mi trovo daccordo.
Eliminerei tutti gli abbuoni, compresi quelli all'arrivo.
Per un giro più avvincente bisognerebbe pensare a tracciati più adatti a strategie di attacco.
Più tappe simil classica tipo Bergamo.
Zero tappe insulse come quella di oggi o tracciati tipo Sempione a 150 km dall'arrivo e poi il nulla.
Pochi km a crono (prologo breve + una da 20-25 km su percorso misto - no cronoscalate)
Evitare di concentrare tutte le tappe di montagna nella terza settimana ma distribuirle, inserendone una anche a fine prima settimana sugli appennini.

Lo spettacolo lo fa, principalmente il percorso
25 maggio 2023 10:45 runner
Concordo con l'amico che ha scritto prima: lo spettacolo dipende principalmente dal percorso. Quest'anno ci sono stati pochi attacchi a causa di un percorso che per le prime due settimane ha presentato solo un paio di tappe con salite e, per giunta, neppure troppo impegnative per il ciclismo di oggi. E' semplice. Quindi tutte queste polemiche verso i corridori andrebbero rivolte piuttosto a chi disegna le corse a tappe

Oritiz
25 maggio 2023 12:06 Asinoragliante
Bella idea, veramente bella.
Si potrebbe dare un secondo il primo giorno che si veste la rosea, per poi aumentare progressivamente di un secondo a ogni giorno consecutivo che se la tiene.
Direttore, la faccia sua questa idea per la maglia rosa!

Osoistrac
25 maggio 2023 13:31 Bullet
Non mi pare di aver citato Van Wilder che è sicuramente meritevole ma che della sua squadra si parla in modo diverso rispetto a qualche giorno orsono e oggi era una tappa dove la Soudal non si è vista...

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