Dopo il grande successo della tappa dello scorso anno, il Giro d'Italia torna a Napoli con un percorso completamente diverso, che toccherà la zona archeologica di Pompei e la Costiera Amalfitana, prima di tornare in città per il traguardo finale dopo 162 km di corsa.
Si tratta di una tappa molto mossa e articolata nell’intero percorso caratterizzata da numerosissime curve e saliscendi. Prima parte ad anello attorno
al Vesuvio quasi ininterrottamente su strade cittadine con alcuni attraversamenti con ostacoli e tre passaggi a livello.
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Si scala in seguito il Valico di Chiunzi (al km 48,8, salita di 2a categoria) per scendere sulla costiera Amalfitana che viene percorsa fino a Sorrento. Il scondo Gpm di giornata è quello di Picco San'tAngelo (3a categoria) che verrà affrontato al km 95,9. Segue un tratto finale interamente cittadino in un susseguirsi di centri abitati senza soluzione di continuità.
Finale nella città di Napoli su strade ampie e asfaltate. Ultimi 3 km con poche curve e una leggera salita su basolato seguita da 2 km perfettamente pianeggianti fino a via Caracciolo: lunghissimo il rettilineo d’arrivo, lungo ben 900 metri.
UN OCCHIO AL TERRITORIO
Nella sesta tappa del Giro la Campania presenta le sue stelle, una in fila all’altra. Napoli, luogo di partenza e arrivo della giornata richiederebbe un soggiorno di almeno una settimana. Nessuno lo vieta, ci mancherebbe. Ma se il tempo a disposizione è poco bisogna selezionare gli obiettivi. Che, in ordine sparso, potrebbero essere Piazza Plebiscito e Palazzo Reale, il Duomo di San Gennaro, Castel dell’Ovo, il Maschio Angioino, il Museo e Real Bosco di Capodimonte, il Monastero di Santa Chiara. Gli spostamenti tra i vari luoghi consentono inoltre di conoscere quartieri assai diversi tra loro per architetture e tradizioni, ma soprattutto di cogliere l’atmosfera di una città unica al mondo.
Superstar di questa giornata è l’area archeologica di Pompei, dove si ammira la città romana distrutta da un’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., ma poi protetta dagli strati di cenere che la seppellirono. Distribuita su un’area di ben 66 ettari è un insieme unico di edifici civili e privati, monumenti, sculture, pitture e mosaici di tale rilevanza da essere riconosciuto come Patrimonio dell'Umanità dall’Unesco. Sono storie golose, invece, quelle raccontate dai pastifici che in questa zona, in particolare a Gragnano, producono spaghetti, maccheroni e ogni genere di pasta di qualità sopraffina.
Il Valico di Chiunzi introduce alla Costiera Amalfitana, gioiello nel cuore dei viaggiatori di tutto il mondo anche per la bellezza dei suoi centri abitati: Ravello con i grandiosi giardini di Villa Cimbrone e Villa Rufolo e il magnifico Duomo gotico; Amalfi dove è bello incamminarsi tra i vicoli che risalgono fino alla Cattedrale di Sant’Andrea e lungo le viuzze del rione Vagliendola, uno dei meglio conservati e con numerose dimore nobiliari; Positano, prediletta dai vip, definita la “città verticale” per le sue case che sembrano letteralmente arrampicarsi sulla montagna alle sue spalle.
Sorrento si trova invece sul versante settentrionale della penisola. La visuale su Napoli e il Vesuvio nonché la comodità di accesso alle isole di Capri e Ischia ne fanno una delle mete più ambite della zona. Da non perdere la Cattedrale barocca dedicata ai Santi Filippo e Giacomo, il misterioso Vallone dei mulini, il trecentesco Chiostro di San Francesco e la passeggiata tra Piazza Tasso e Corso Italia, paradiso dello shopping e del mangiar bene.