Ci eravamo fatti la bocca buona, non vedevamo l'ora di assistere al primo scontro frontale tra il numero uno del ciclismo mondiale Tadej Pogacar e il campione del mondo Remco Evenepoel, ma nel ciclismo ci sono tante variabili, come il gelo e il freddo, la pioggia o la neve, e in questo caso le cadute. Una caduta a circa 170 km dal traguardo, in un tratto di discesa, ha tagliato fuori il fuoriclasse sloveno, che ha provato a risalire in bicicletta, ma il dolore l'ha costretto a issare bandiera bianca. Niente da fare, la “Signora dai denti Verdi” ha avuto ancora una volta ragione e noi restiamo silenti e tristi, per una sfida, un confronto che non ci sarà.
Le prime notizie parlano di un ritiro a scopo precauzionale, visto che Tadej non si è recato in ospedale ma è salito in ammiraglia. Nei prossimi giorni, infatti, comincerà la sua marcia di avvicinamento al Tour de France.
La caduta ha coinvolto anche altri corridori, ma ad avere la peggio sono stati proprio Pogačar e Mikkel Frølich Honoré (EF Education-EasyPost), entrambi ritirati.
AGGIORNAMENTO ORE 14:00 - La squadra parla di problemi al polso per Pogačar, che sta andando ora in ospedale per ulteriori accertamenti. Lo ha confermato anche Mauro Gianetti, team principal della UAE, che ha spiegato come la caduta sia accaduta a 85 chilometri dalla conclusione e che è stata causata dal doppio scoppio degli pneumatici (tubeless) di Honoré.
AGGIORNAMENTO ORE 16.10. Il dottor Adriano Rotunno, medico sociale della UAE Emirates, conferma: «Tadej ha riportato fratture allo scafoide sinistro e al semilunare. Lo scafoide dovrà essere operato e già questo pomeriggio Tadej sarà operato da un chirurgo specialista della mano all'ospedale di Genk».