Il team deciderà la prossima settimana. Dipenderà dalle ultime valutazioni tattiche e soprattutto dallo stato di forma del corridore. Non dal fatto che radiomercato lo dia sempre più lontano dal team. Jonathan Milan saprà dunque fra qualche giorno se potrà esordire, a 22 anni, al Giro d’Italia che partirà il 6 maggio con una crono individuale dall’Abruzzo.
Il giovane fuoriclasse di Buja, campione mondiale e olimpico su pista e quest’anno capace già di vincere a inizio stagione in Arabia, è rientrato domenica sera dall’Olanda dopo aver chiuso la campagna delle classiche del Nord con l’Amstel Gold Race corsa al servizio del capitano Matej Mohoric. Ora qualche giorno di riposo e via con un po’ di allenamenti tosti per farsi trovare pronto alla chiamata del team.
La Bahrain Victorious per la campagna d’Italia - dirottati Mikel Landa, lo stesso Mohoric e il velocista Phil Bauhaus in luglio al Tour - opterà per una squadra a più punte diretta in ammiraglia anche dal friulano Franco Pellizotti. Jack Haig e Santiago Buitrago saranno i leader, insieme a Gino Mader e soprattutto al veterano Damiano Caruso, che torna al Giro d’Italia dopo lo splendido secondo posto dell’edizione 2021. I giochi per sette posti su otto sono fatti, manca un solo corridore da scegliere e la squadra del Bahrain, ma di matrice slava, deve decidere se portare anche un velocista come Milan, capace magari nei primi dieci giorni di corsa di lasciare il segno e mettere al sicuro il bilancio della squadra. Sono in corso valutazioni tecniche e di forma fisica dei corridori, Milan al momento, da quanto abbiamo appreso, avrebbe tra il 60 e il 70 per cento di possibilità di partire per l’Abruzzo. Non poche.
L’olimpionico, tra l’altro, è in scadenza di contratto. E dopo tre anni alla Bahrain Victorious secondo radiomercato il corridore, che ha come agente l’ex professionista bolzanino Manuel Quinziato, non ha accettato la proposta di rinnovo triennale del team. Dove andrà? Concupito dai maggiori team del World Tour è caldissima la pista che porta alla Trek Segafredo.
tratto da Il Messaggero Veneto del 18 aprile 2023