La Parigi-Roubaix oltre che affascinante è anche una delle corse più dure e massacranti del calendario internazionale: per la classica delle pietre viene chiesto tutto, fino all’ultima goccia di energia per arrivare al leggendario velodromo di Roubaix. Cameron Wurf però di forze rimanenti ne aveva eccome visto come ha pensato di concludere la sua giornata concedendosi una corsa di oltre 21 km, praticamente l’equivalente di una mezza maratona.
Trentanove anni e in seno alla Ineos Grenadiers dal 2020, il corridore australiano si divide tra il ciclismo professionistico e il triathlon dopo aver anche partecipato alle Olimpiadi di Atene del 2004 nella squadra di canottaggio. Per alcuni anni Wurf aveva fatto una pausa dalle due ruote per dedicarsi esclusivamente all’Ironman, di cui ha vinto anche la tappa italiana nel 2019, ma ora ha trovato il suo equilibrio. Già a febbraio durante l’Uae Tour raccontava di fare un’ora di nuoto prima della tappa, ma questa volta pare essersi proprio superato
Cameron Wurf ha chiuso gli oltre 256 km della Parigi Roubaix in 128a posizione a 22’44” dal vincitore Mathieu Van Der Poel, ma a quanto pare non gli è bastato. “I’m Hungry Now” ha scritto scherzosamente l’australiano nelle sue storie instagram condividendo il resoconto del suo profilo Strava: 21,2 km di corsa coperti in 1h 26 minuti con tanto di commenti degli utenti increduli per il suo “leggero defaticamento”. E dopo una bella corsetta si è giustamente concesso hamburger e patatine con tanto di salse ad accompagnare, un piccolo festeggiamento in attesa del prossimo impegno sportivo.