Ha tagliato il traguardo in lacrime e subito dopo si è gettato sul prato del velodromo, scosso da un pianto irrefrenabile. John Degenkolb è stato protagonista di una bellissima Parigi-Roubaix, ma al Carrefour de l'Arbre è stato stretto sulla destra da uno sbandamento di Philipsen e da una manovra al limite di Van der Poel che preparava l'attacco: il tedesco è finito a terra, poi stordito e scioccato ha preso a montato la sua bci di riserva e ha dato il massimo per inseguire ma il distacco era già troppo grande.
«Oggi abbiamo fatto una buona gara come squadra e i ragazzi mi hanno messo in posizione perfetta per i momenti chiave. Sul Carrefour so che ero sul lato destro del settore e Jasper si è spostato un po' a destra. Ero già lì nel fosso e Mathieu si è fatto strada e alla fine non c'era più spazio per me e sono andato a sbattere contro gli spettatori a lato della strada. In questo momento ho un po' di dolore alla spalla. Non è facile descrivere quanto sia grande la delusione. È passato molto tempo dall'ultima volta che sono stato là davanti in un finale come questo e penso di aver atto davvero una buona gara. È davvero deludente vedersi togliere la possibilità di lottare per un risultato davvero buono. Di sicuro non ero il più forte in quel gruppo, ma la Roubaix è la Roubaix e può succedere di tutto una volta che sei in quel gruppo quando sei così vicino al traguardo».
E mentre Degenkolb piangeva, Van der Poel e Philipsen si sono avvicinati per consolarlo e confortarlo. Cosa si sono detti? Ah, saperlo...