Una Pasqua tragica per il ciclismo italiano: è morto Dario Acquaroli, uno dei biker italiani più forte di sempre. La tragedia è avvenuta questa mattina sulle montagne bergamasche: Dario stava pedalando da solo, come faceva spesso, ed era atteso a casa della sorella per festeggiare la Pasqu in famiglia. Le notizie sono ancora frammentarie, ma pare che lo abbiano trovato a terra in un tratto abbastanza facile, al punto che si pensa più ad un malore che ad una caduta.
Dario Acquaroli era nato il 10 marzo 1975 a San Giovanni Bianco, in provincia di Bergamo, ed è stato, come detto, uno dei più forti specialisti italiani di sempre nella mountain bike, capace di correre 19 mondiali con la nazionale italiana tra cross country e marathon, vincendo due titoli europei (1992, 1993) e due titoli mondiali (1993, 1996) oltre a cinque titoli italiani (1992, 1993, 1996, 2000, 2005). Nella sua carriera ha difeso i colori di Team Bianchi, Full-Dynamix e Sintesi Larm.
Di sé raccontava: «Ho raggiunto il punto più alto della mia carriera nel 1996, quando a 23 anni ho vinto il mio secondo mondiale. Non è stato un momento facile da gestire perché ero da solo, mio padre è venuto a mancare il giorno prima della mia gara di debutto, quando avevo 16 anni, e non ho mai voluto avere accanto a me un procuratore».
Acquaroli ha pedalato fino al 2008, diventando poi il manager della Sintesi Larm e il passo successivo è stato quello di far carriera proprio in seno alla Larm. Ha msso poi la sua esperienza al servizio della Vittoria Gomme come ambassador del marchio e quindi di Merida Italia di cui è divenuto reponsabile marketing nel 2021.
Chi vuole dare un saluto a Dario può farlo da domani alla chiesa di San Nicola a San Pellegrino Terme. Le esequie saranno celebrate mercoledì alle 10.30 nella Chiesa Parrocchiale di San Pellegrino Terme.