Una esclamazione di felicità, un sorriso d’intesa, qualche parola “nascosta” in un abbraccio che significa stima e complicità e poi via verso la tenda in attesa delle premiazioni. I protagonisti di questa scena che chi, domenica, era sul traguardo della Gent-Wevelgem ha potuto vedere sono Sep Vanmarcke, ciclista della Israel- Premier Tech - terzo classificato alle spalle di La Porte e Van Aert - e Elvi Fumagalli, osteopata del team israeliano e uomo di fiducia del 34enne belga.
«Sep sta bene, lo ha dimostrato a Nokere e confermato domenica – racconta Fumagalli raggiunto telefonicamente in Belgio da tuttobiciweb alla vigilia della Dwars door Vlaanderen -. Sapevamo che avrebbe potuto essere protagonista ma sabato sera, parlando durante i massaggi, pensavamo ad un piazzamento nei dieci; ci siamo spinti a ipotizzare una Top-5 ma, sapendo quanto sono imprevedibili le gare in Belgio, non ci siamo azzardati ad andare oltre. Dopo 260 chilometri di corsa, vederlo tagliare il traguardo in terza posizione e poi salire per la terza volta in carriera sul podio della Gent-Wevelgem è stato emozionante».
Elvi, 28enne lecchese di Casatenovo, segue il campione belga da tre stagioni e ci racconta come Vanmarcke ha preparato la Campagna del Nord 2023. «Ho l’onore di conoscere bene Sep, tra gare e periodi di preparazione passiamo assieme molto tempo e in questi anni abbiamo costruito una buona amicizia. So benissimo che si è preparato intensamente per le gare di queste settimane, non ha lasciato nulla al caso. Dopo aver corso a Kurne siamo stati un paio di settimane a Calpe dove abbiamo lavorato col caldo abbinando le uscite in bici a lavori specifici sul Core e sulla respirazione diaframmatica, essenziali per affrontare al meglio Muri e Pavé. Rientrato alle corse a Nokere, Sep ha terminato sesto dopo essere stato ripreso a cinquanta metri dalla conclusione. La gara successiva è stata la Milano – Sanremo in cui non è riuscito ad esprimersi come avrebbe voluto, ma lasciata alle spalle la Classicissima è ripartito riuscendo domenica a raggiungere un grande risultato».
A conferma del buon rapporto tra Fumagalli e Vanmarcke arrivano le parole dello stesso Sep: «Da quando lo conosco, Elvi è diventato un buon amico, la sua professionalità è altissima e poter contare su di lui nelle gare che affronto mi dà la certezza che il mio corpo sarà pronto a dare il meglio» ci confida.
Approfittiamo della gentilezza del ciclista della Israel - Premier Tech e gli chiediamo come si avvicina a gare importanti come le prossime che lo attendono. «Tutte le gare sono importanti, ma Fiandre e Roubaix sono di un livello superiore, è lì che tutti vogliono essere al meglio. L’esperienza in gare del genere è importantissima, conoscere il percorso e sapere come correre è determinante, ci vogliono anni prima che tu lo capisca davvero. Se vivi in zona come me, hai un grosso vantaggio» risponde Vanmarcke a cui certamente l’esperienza non manca: nel suo palmares può vantare un secondo posto alla Paris – Roubaix e due “medaglie di bronzo” nella Ronde. Senza dimenticare il quinto posto ottenuto, sempre nel Giro delle Fiandre due stagioni fa, quando sul traguardo di Oudenaarde si lasciò alle spalle Wout van Aert.
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