“Sto ristrutturando casa ma mi toccherà trovare il tempo per allenarmi, devo rimettermi a pedalare altrimenti che figura farò alla Gran Fondo Riccione?”. AleJet, Alessandro Petacchi, trova qualche minuto per parlare di ciclismo, di Riccione, della Romagna e di Marco Pantani mentre muratori e artigiani sono in pausa pranzo. Queste sono le sue giornate di riposo (solo in teoria) a Montecarlo di Lucca prima di riprendere le telecronache sportive per la Rai. Ripartirà con l’Uae tour, poi le Strade bianche, la Tirreno Adriatico e ancora la Milano Sanremo.
Petacchi sarà a Riccione per il talk show e la Gran Fondo
Il sabato pomeriggio del 25 marzo arriverà a Riccione per il talk show della Gran Fondo Riccione, nella sala Granturismo, dove troverà il giornalista e commentatore televisivo Gianluca Giardini insieme alla “Pantanina”, Fabiana Luperini. Il giorno dopo sarà al via della Gran Fondo Riccione, in viale Ceccarini. “Non so quanto Fabiana possa essere allenata in questo periodo: se pedala poco come me magari la facciamo insieme. Ma, davvero, devo tornare in sella il prima possibile per arrivare a Riccione in una condizione quantomeno decente”.
Professionista dal 1996 al 2015, sprinter puro, soprannominato AleJet, vanta un palmares clamoroso: 27 vittorie di tappa al Giro d'Italia, 6 al Tour de France e 20 alla Vuelta a España. Gli esperti delle statistiche ricordano che è stato il primo ciclista in grado di vincere in un solo anno almeno due tappe e a conquistare la classifica a punti in ciascuno dei tre grandi giri e che ha vestito la maglia rosa per sette giorni.
La preoccupazione per la corsa a “pettine” di Riccione
Eppure, ovviamente su questo ci scherza, lo “preoccupa” la Gran Fondo Riccione. “La verità è che le strade della Romagna le ho sempre considerate insidiose anche più di quelle delle grandi tappe delle Alpi perché ci trovi di tutto, sono a ‘pettine’: ci sono pianura, collina e montagna, non puoi mai sapere come va a finire”. Di Riccione Petacchi conserva parecchi ricordi legati in particolare alla Settimana ciclistica internazionale Coppi e Bartali (che quest’anno partirà proprio dalla Perla verde per ben due volte, il 21 e il 22 marzo). “Alla Coppi e Bartali, soprattutto in gioventù, ho ottenuto parecchie vittorie, bellissima corsa. Quando venivo in Romagna per il Giro d’Italia, invece, avevo un po’ di timore proprio per questa altimetria sempre varia: se capitava la giornata storta, con il gruppo che viaggiava a medie estreme, era un attimo finire fuori tempo massimo e andare a casa”. La Gran Fondo Riccione, con i suoi 99 chilometri e 300 metri di distanza per 1.560 metri di dislivello positivo e le scalate di Montegiardino, Monte Cerignone e Mondaino, un po’ il ‘pettine’ lo rappresenta. “Infatti… una bella prova davvero, soprattutto in questo momento della stagione”.
Il ricordo di Marco Pantani e l’impresa di Oropa
Tornando in Romagna i ricordi di Alessandro Petacchi, classe 1974, non possono che andare a Marco Pantani, più vecchio di quattro anni. “Io, ciclisticamente parlando, sono venuto fuori tardi - da ragazzino si era cimentato nel nuoto e nell’atletica leggera - ma ho fatto in tempo a correrci assieme. Per vederlo andare in salita, però, dovevo riguardare le tappe in televisione: noi velocisti venivamo staccati”. Del Pantani sportivo gli è rimasta negli occhi la scalata di Oropa (nel Biellese), quando il Pirata, in quel momento in maglia rosa, ebbe un problema alla catena all’attacco della salita. “Un incidente meccanico in quel momento della corsa ti fa perdere tutto. Lui, dopo essersi dovuto fermare, ebbe la forza di recuperare e andare a vincere la tappa, staccando tutti. Un recupero del genere in una salita piuttosto breve come quella di Oropa era inimmaginabile, impossibile: solo lui poteva fare una cosa del genere. Un gesto atletico mai visto”. Poi, pochi giorni dopo, venne escluso dal Giro a Madonna di Campiglio: e quello fu l’inizio della fine per Pantani, trovato morto cinque anni dopo, il 14 febbraio del 2004, nella stanza di un hotel sul lungomare di Rimini.
“La verità la può sapere solo lui, per me era il genio della bicicletta”
Del Pantani uomo Alessandro Petacchi si limita a osservare che “solo lui sa la verità. Solo lui può sapere com’è andata la sua storia, compresa quella della sua morte”. Nonostante le due inchieste condotte dalla procura della Repubblica di Rimini, che hanno portato a escludere che possa essere morto per opera di terzi, la famiglia Pantani non si rassegna. “Quasi non si hanno certezze a livello legale, figuriamoci se posso essere io a sapere la verità”, osserva Petacchi, che ha avuto un osservatorio indiretto ma privilegiato sulla vita del Pirata. “Sono stato tanti anni in camera con Marco Velo, che a sua volta aveva condiviso a lungo la stanza con Pantani”, e fu proprio Velo uno dei compagni che più lo aiutarono nelle prime fasi del recupero mostruoso di Oropa, oltre che in tantissime altre leggendarie imprese.
“Il Pantani uomo l’ho conosciuto molto più dello sportivo proprio attraverso Velo. Lui lo ha potuto conoscere da un punto di vista molto diverso, entrando a contatto con la sua personalità e con il suo carattere. Me lo ha descritto come un uomo che viveva nel suo mondo, quasi sempre alla giornata. Un corridore di altri tempi, che si allenava senza tecnologia, senza computerini. Basava tutto sulle sue sensazioni: era il genio della bicicletta. Molto istintivo ma sostenuto da un talento gigantesco”. Al talk show della Gran Fondo Riccione, il 25 marzo, si parlerà anche del Pirata, insieme alla “Pantanina” Fabiana Luperini, oltre ad Alessandro Petacchi. Alle 8 del mattino del 26 marzo tutti in sella in viale Ceccarini per la partenza della Gran Fondo Riccione.
Iscrizioni e accoglienza
La Gran Fondo Riccione, corsa organizzata da Gs Euro Bike Riccione e promossa dal Comune di Riccione, attraverserà alcuni tra i più bei borghi delle colline tra la Romagna, le Marche e la Repubblica di San Marino, e si concluderà di nuovo a Riccione, sulla salita che porta ai parchi del gruppo Costa Edutainment. Gs Euro Bike Riccione ha aperto le iscrizioni online a prezzi agevolati sul sito www.granfondoriccione.com. Fino alla fine di febbraio la quota di iscrizione sarà di 44 euro, poi passerà a 49 euro fino al 22 marzo (60 euro nelle giornate del 24 e 25 marzo). Sono previste delle ulteriori agevolazioni per i team più numerosi. A occuparsi dell'accoglienza degli atleti e dei loro familiari è il Consorzio Costa Hotels che sta promuovendo pacchetti turistici: per soggiorni dal 24 al 26 marzo sono previsti forti sconti nell’acquisto del pettorale di gara.
Il villaggio e il lavoro dei ragazzi della Cooperativa Cuore 21
Il villaggio della Gran Fondo Riccione verrà creato in piazzale Ceccarini, di fronte al Palazzo del Turismo, dove, a partire dal pomeriggio del venerdì 24 marzo, verrà allestita anche un’area espositiva per le aziende leader nel settore ciclistico nella fornitura di materiale tecnico. Sempre nell’area del villaggio della Gran Fondo Riccione ci sarà anche l’area della accoglienza. I ragazzi della Cooperativa Cuore 21 prepareranno i pacchi gara e li distribuiranno nella giornata di sabato 25 marzo. Oltre alla Gran Fondo verranno disputate una gara di Gravel il sabato e la gara degli allievi regionali della Federazione ciclistica italiana nel pomeriggio della domenica. I bambini della Fci potranno partecipare alla gimcana il sabato pomeriggio in piazzale Ceccarini.
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