Manuele Tarozzi torna a casa dall'Argentina con la maglia arancione di leader della classifica degli scalatori della Vuelta a San Juan.
Il 24enne emiliano della Green Project Bardiani CSF Faizané è raggiante per il risultato ottenuto andando in fuga e cogliendo ogni traguardo possibile nella prima corsa dell'anno.
«Sono contentissimo. L'anno scorso era iniziato male perché ero caduto, rompendomi una gamba, questa volta ho iniziato in tutt'altro modo. È stata una bella partenza, sono soddisfatto e fiducioso per il prosieguo della stagione» ci confida dopo le premiazioni che lo hanno visto salire sul palco con i protagonisti della corsa argentina vinta da Miguel Angel Lopez.
«Ieri l'ultimo giorno, senza GPM, me lo sono proprio goduto. Abbiamo pedalato tra due ali di folla. Condivido questo risultato con tutta la squadra e in particolare con il meccanico Cristiano Fumagalli, che oltre a prendersi cura della mia bici si preoccupa anche della mia testa. Neanche fosse un mental coach (sorride, ndr). L'aspetto su cui devo lavorare maggiormente per il futuro penso proprio sia l'aspetto mentale» continua l'attaccante che si ispira a Thomas De Gendt.
Il suo obiettivo del 2023 è vincere una corsa nella massima categoria. «Le indicazioni che mi ha dato questa prima gara sono incoraggianti, dopo un buon inverno mi sento bene. C'è ancora da lavorare però siamo partiti con il piede giusto. Di questa esperienza argentina mi resta un ricordo bellissimo, la passione del pubblico è decisamente superiore che in Italia. Mi ha impressionato».
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