È la seconda volta che accade in pochi giorni di gara: si corre agli antipodi, ai giudici di gara sfuggono delle irregolarità, poi nella notte arriva la segnalazione dell'Uci dall'Europa ed ecco che con 24 ore d ritardo si materializzano le sanzioni.
Cosa curiosa, per la seconda volta c'è un corridore italiano al centro dell'attenzione. In Australia era accaduto ad Alberto Bettiol, reo di aver scagliato la borraccia contro un cameraman che lo riprendeva in un momento di difficoltà. Al termine della tappa successiva, il toscano è stato sanzionato con 2000 franchi svizzeri di multa e 100 punti decurtati nella classifica UCI. Poi, quando la giuria ha preso atto delle scuse presentate dal corridore, la sanzione è stata dimezzata con un ulteriore comunicato.
Il secondo caso riguarda Filippo Ganna: il piemontese ha posizionato le mani scorrettamente sul manubrio mentre era impegnato nel tentativo di inseguimento a Migul Angel Lopez. Una posizione che imita un po' quella di una cronometro ma che è giudicata pericolosa dall'Uci e quindi vietata. La giuria ieri sera non ha preso alcuna decisione al riguardo, ma le immagini televisive hanno suscitato la reazione dei responsabili Uci che hanno contattato i giudici e sollecitato la sanzione di 500 franchi svizzeri e 15 punti del ranking UCI.
«Dopo la tappa di ieri - ha scritto Pippo Ganna sui suoi profili social nel pomeriggio di oggi - l'Uci mi ha comunicato che avevo utilizzato una posizione illegale appoggiando gli avambracci sul manubrio. In quel momento della gara (si era nelle ultime battute della salita dell'Alto de Colorado, ndr) stavo davvero spingendo al massimo e momentaneamente ho perso la concentrazione. Accetto la sanzione stabilita dal Commissario Uci e, come sempre ripeto, dobbiamo tutti attenerci al regolamento Uci».