Si occupa di sport, ma è soprattutto una sportiva Giorgia Rossi. Prima, da piccolina, danza classica, poi tennis e atletica: oggi tanta palestra e qualche salutare giro in bicicletta. Per lei Natale arriva però con qualche settimana di ritardo, ma per una De Rosa è il caso di saper aspettare. «Con l’inizio della bella stagione e una primavera che poi non è così lontana come si può pensare, sono pronta a dedicarmi ad una pratica che io adoro», dice la 35enne romana, giornalista e conduttrice di Dazn.
Ad accoglierla Cristiano De Rosa, oltre ai figli Nicholas, Francesco e Federico. Lei è felice come una bambina, che ha appena scartato il regalo più agognato. Il tempo di fare due fotografie due ad uso social e Giorgia è già in sella alla sua “Milanino” e sfreccia tra bancali e telai salutando le maestranze. «La bicicletta è un mezzo che adoro da sempre – ci racconta – anche a Roma per me è l’unico mezzo di locomozione. Le buche? Ci sono, purtroppo, ma ormai conosco bene i punti e le evito accuratamente. Ma questa De Rosa è per Milano, anche perché io per questioni lavorative sono molto più all’ombra del Duomo che del Colosseo».
Lo sport lo segue tutto, anche il ciclismo. «È chiaro che sono molto appassionata di calcio, ma quando mi capita il grande ciclismo lo seguo eccome – prosegue nel suo racconto -. L’anno scorso ho avuto l’occasione di seguire una tappa dal vivo, come madrina del Giro d’Italia, ma poi è coincisa con una partita di campionato e non ce l’ho fatta, ma è un sogno che vorrei realizzare quanto prima. Il ciclismo in casa mia c’è sempre stato, nonno Mario - che purtroppo non c’è più - era un grandissimo appassionato, papà Roberto non è da meno: non si perde una corsa che una».
Lei, Giorgia, per il momento corre: per lavoro. Ma deve essere in forma e ferma non ci sa proprio stare. «Non lo faccio solo per una questione estetica o salutistica, ma soprattutto per una questione mentale. Pedalare mi piace e mi rilassa: è ossigeno per la mia mente».
Cristiano, che con i suoi ragazzi è in piena organizzazione per celebrare quest’anno i primi 70 anni di vita della De Rosa creata nel 1953 da papà Ugo e da mamma Mariuccia, sorride divertito. «Vedere qualcuno che pedala zigzagando disinvolta tra i tavoli da lavoro e le rastrelliere dei telai non l’avevo ancora visto. Che poi sia Giorgia Rossi, la signora del calcio, mi fa un certo effetto. Lo voglio prendere come buon auspicio: un primo colpo di pedale per un anno importante e significativo per tutti noi. Siamo in pieno “coming soon”, sono in arrivo tante novità».
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