A Zonhoven nelle Fiandre qualcosa ieri è cambiato: su quella sabbia teatro di tanti scontri straordinari, Van Aert ha battuto ancora una volta Van der Poel. Il tempo in cui Van Aert e Van der Poel erano sullo stesso piano in termini di popolarità e vittorie, anche un leggero vantaggio per l'olandese, è alle spalle: Zhonhoven per gli appassionati di ciclocross è un luogo quasi sacro e il pubblico lungo il percorso come sempre è stato il coro forte di opera avvincente che ha confermato che Van Aert è il più forte.
Mathieu van der Poel non ha voluto trovare scuse accettando la sconfitta anche quando un giornalista benevolo ha provato a trovare giustificazioni in un possibile riacutizzarsi di problemi alla schiena. L’olandese figlio d’arte però non ha voluto scuse, ammettendo i fastidi alla schiena ma riconoscendo la superiorità dell’avversario: «Tutti hanno visto che non sto correndo al livello che vorrei e certamente questo è molto frustrante per me. Ma si vede anche che Wout van Aert è molto forte, non si può sminuire questo. Ma ovviamente devo essere in grado di essere più competitivo».
Zohoven non è un percorso semplice e le sue difficoltà rendono eccitante la gara sia ai corridori che al pubblico, che ogni anno arriva da tutto il Belgio per godersi lo spettacolo. Su questo tracciato sabbioso Van der Poel ha vinto tre volte tra il 2017 e il 2019 e ieri era alla ricerca di quel quarto successo che a causa di due cadute gli è sfuggito.
«L’alta intensità e la potenza richiesta dopo ogni curva mi provocano molto dolore alla schiena. Per questo non riesco ad essere al mio livello migliore e non riesco a divertirmi in corsa come vorrei. Ma senza dubbio non posso sminuire i risultati ottenuti da Van Aert».
Anche l’olandese, come il fiammingo, andrà in Spagna e proprio oggi è previsto il suo arrivo sulla costa valenciana, dove tra due giorni verrà ufficializzato il programma per la stagione su strada della sua Alecin Deceuninck.
«E’ arrivato il momento giusto di fermarmi, posso solo continuare a lavorare e sperare che la situazione vada meglio. Senza più pressioni dovrebbe migliorare e comunque i risultati ottenuti non sono negativi. La mia partenza ieri è stata buona, ma ho dovuto riprendere fiato nella seconda metà del primo giro. Si è visto presto che la corsa era aperta a pochi corridori. Il pubblico a Zohoven è sempre incredibile e ti da una grande spinta. I miei programmi per il ciclocross non sono cambiati e correrò a Benidorm (22 gennaio) e poi farò il Mondiale (5 febbraio)».