Il marchio Pinarello fa gola ai colossi dell’economia, c’è grande interesse per l’acquisto dell’azienda che dal 2016 fa parte del gruppo L Catterton, l’operatore di private equity nato a inizio 2016 dalla joint venture tra L Capital (il private equity promosso da Lvmh) e Catterton.
La Pinarello in pochi anni ha quasi raddoppiato il proprio fatturato che nel 2015 era poco inferiore ai 50 milioni di euro e ora ha un giro d’affari che si avvicina ai 90 milioni di euro con una fetta importante generata dai mercati esteri.
Ora L Catterton, tra i cui maggiori sponsor c’è il colosso del lusso Lvmh, è pronto a valutare offerte per il gruppo Pinarello: dopo alcune manifestazioni d’interesse ricevute, un processo esplorativo sarebbe infatti pronto a partire sotto la regia dell’advisor Houlihan Lokey. Il dossier - spiega stamane Il Sole 24 ore in un articolo a firma di Carlo Festa - potrebbe finire nel radar di fondi di private equity esteri oppure di multinazionali possedute da operatori finanziari: tra queste, secondo le indiscrezioni, il colosso olandese delle due ruote Accell (titolare tra gli altri del marchio Atala, Babboe, Batavus, Carraro Cicli), di proprietà del fondo americano Kkr.
Nonostante la crisi economica e la pandemia, il fatturato dell’esercizio 2021/2022 della Pinarello si è attestato a 84 milioni di euro, in crescita del 24% rispetto all'anno precedente, mentre il margine operativo lordo è cresciuto del 30%. Il gruppo veneto ha inoltre introdotto sul mercato una nuova linea che ha portato a una forte crescita degli ordini: oltre +20% rispetto alla stagione commerciale precedente.
Le trattative attorno al gruppo Pinarello sono l'ennesima dimostrazione di come il settore delle due ruote e quello degli accessori cotinuino a riscuotere il grande interesse da parte dei fondi di private equity, interessati in particolare alla costante crescita del mercato legato alla mobilità sostenibile.
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