Beat Yesterday: letteralmente, "sconfiggi lo ieri". Meno letteralmente e più italianamente: migliòrati! Nell'accezione di Garmin: sacrificare tempo ed energie per riuscire in qualcosa che la maggior parte delle persone definisce impossibile. Il colosso della geolocalizzazione e degli strumenti di misurazione delle performance, dal 2016, attribuisce ogni anno i Beat Yesterday Awards, premi per persone comuni che riescono in imprese fuori dal comune. E che vengono premiati, però, da atleti professionisti, in un interscambio di sport che reca un messaggio fondamentale: l'eroe non è per forza il vincente, semmai è chi riesce a decidere cosa fare nella vita e realizzarlo.
I vincitori (con relativa categoria) di quest'anno sono: Cristina Nuti (Triathlon), Marcello Villani (Alpinismo), Davide Pescuma (Vela), Sabrina Schillaci (Ciclismo) e Laura Broglio (Truck).
C'è chi porta a termine gare di triathlon e ironman nonostante la sclerosi multipla, chi è sopravvissuto a tormente di neve ad alta quota sul Lenin Peak, chi pensava di veder svanire il sogno velistico a causa di un infortunio ma poi è entrato nel team di Luna Rossa, chi ha trovato nella bici da corsa la rinascita da una vita difficile insieme al marito Davide, tetraplegico, e aiuta col ciclismo tante persone affette da disabilità, e chi infine è una donna che ha sfondato il muro della diffidenza in un mondo prettamente maschile come quello dei camionisti.
Garmin ha tenuto le premiazioni dell'edizione 2022 questo pomeriggio a Milano, nella storica e centralissima Villa Necchi Campiglio. L'evento è stato presentato da Andrea Berton e aperto da un discorso di Stefano Viganò, amministratore delegato di Garmin Italia. Presenti diversi ospiti ciclistici, come Alessandro Ballan, Filippo Ganna, Elia Viviani, Marco Villa, Norma Gimondi e Vincenzo Nibali. Campioni dello sport come Stefano Baldini, Antonella Palmisano, Antonio Rossi, Simone Moro (alpinista, cugino peraltro di Maurizio Fondriest) e il velista Federico Michetti. E ad alternarsi a Berton sul palco, uomini di radio come Frank Lotta e Linus, un giornalista sportivo come Davide Camicioli, un rapper col pallino delle maratone come Ghemon. Molti di loro sono stati "premiatori": Linus e Palmisano hanno consegnato il riconoscimento a Broglio; Camicioli e Ghemon a Nuti; Frank e Moro a Villani; Michetti e Viviani a Pescuma; Gimondi, Villa e Ganna a Schillaci. Mentre Viganò in persona ha chiamato nientemeno che Nibali a premiare il prof. Oreste Gentilini, luminare della ricerca sul tumore al seno e promotore dello sport nelle terapie oncologiche.
Alcuni dei personaggi ciclistici sopracitati li sentirete al nostro podcast BlaBlaBike nella puntata di lunedì 5.
Sul palco, intanto, Viviani ha parlato delle Olimpiadi come la medaglia più emozionante della carriera e Ganna ha scherzato sul proprio record dell'ora («l'obiettivo era battere il record, poi il povero c.t. Villa, piegato per un'ora è andato su coi tempi... ora spero non lo battano presto, che non ho voglia di rifarlo!»).
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