Non ci sono strade bianche, tuttalpiù strisce pedonali. Non c’è il Castello di Brolio, ma quello Sforzesco. Non c’è nemmeno il Barrino di Gaiole ma, da oggi, a Milano, in viale Tunisia (zona Buenos Aires) c’è uno spicchio di Eroica, un pezzetto di “ristoro” che fa dell’Eroica qualcosa di unico e irripetibile.
Certo, siamo nel cuore di Milano, non a Gaiole in Chianti, ma anche in questo neonato “Eroica Caffè” si può sostare per un attimo o ben più di un attimo per respirare immediatamente il clima del Barrino, tra racconti di ieri e di oggi, che guardano costantemente al domani, visto che dietro a tutto questo ci sono Gian Carlo Brocci, il creatore dell’Eroica e Nicola Rosin.
«Eroica Caffè è un moderno spazio urbano ma anche un progetto dedicato agli eventi, alla cultura, allo sport e al ciclismo. 180 mq metri quadri di design, tra passato e futuro…», recita il comunicato. Qui però non c’è fatica e nemmeno attesa, c’è uno spazio per recuperare il tempo, alla faccia della metropoli caotica e assorbente. Qui c’è la storia, dell’Eroica e del ciclismo. Qui c’è l’occasione per sostare e esaltare l’ozio, dopo una giornata di fatiche o, semplicemente, per ricaricare le pile con una veloce “rifornimento”. «Eroica Caffè è pensato per essere un punto di riferimento per la città – spiega Nicola Rosin, presidente di Eroica Srl - , non solo per chi cerca uno spazio per una pausa, per un incontro di lavoro o per un pranzo, ma anche per gli eventi, la cultura e in particolare per la grande community dei ciclisti, che troveranno molte proposte ed eventi loro dedicati».
Gli fa eco Giancarlo Brocci, “il Signor Eroica”: «Eroica è nata in un caffè, un luogo dove un tempo scorreva gran parte della nostra vita oltre il lavoro. Al caffè si andava in bici, si leggeva e discuteva di bici e dei suoi eroi. Il ciclismo è stato lo sport dei nostri caffè almeno fino ai tempi di Bartali e Coppi. L'Eroica è nata lì, tra le passioni di una generazione cresciuta povera di tutto tranne della speranza ed i valori. L'Eroica è divenuta una vetrina nel mondo della Toscana migliore; a L'Eroica Caffè quella rara umanità che si è raccolta attorno ad una filosofia, che condivide valori e idee di vita, proverà a dirsi come vuole mangiare e bere, stare assieme, preservare l'ambiente, le sue strade e paesaggi. E, magari, tenterà di riusare le città a sua misura».
Insomma, l’Eroica caffé è molto più di un classico spazio per la convivialità, ma ha l’ambizione di toccare anche corde come l’eccellenza del made in Italy: dal design alla mobilità leggera. Un progetto realizzato dall’architetto Alessandro Milanese, ispirato al passato, ma profondamente contemporaneo, che cerca di ricreare, anche grazie alle caratteristiche del progetto architettonico, l’atmosfera di una piazza. «L’approccio progettuale di mood e design di Eroica Caffè Milano è un po’ quello che potrebbe guidare il rimettere in sesto una bici d’epoca – ha spiegato l’architetto Alessandro Milanese -. Abbiamo voluto mantenere le caratteristiche peculiari del locale, quelle che in qualche modo sono testimonianza del passato, come il caratteristico pavimento in stile “terrazzo veneziano”, gli impianti a soffitto a vista o il ballatoio. Un altro aspetto peculiare di Eroica Caffè Milano è anche rappresentato sicuramente dal bancone, il cui design è un omaggio sia agli antichi negozi della città, sia alle officine meccaniche, quelle in cui rinascono le nostre amate bici eroiche. L’allestimento degli interni, sarà composto da elementi nuovi e funzionali, ed elementi di recupero, dal carattere spesso diverso, con accostamenti forti, quasi fosse frutto di una naturale sedimentazione nel tempo».
“Eroica Caffè” come punto ristoro, d’incontro e di socialità, per questo adattissimo per presentazioni di libri e incontri, proiezioni, ma anche pedalate virtuali collettive o workshop. È chiaro che la bicicletta è la benvenuta, anzi, è assolutamente l’ospite d’onore, il punto centrale e fermo di tutto, quindi non mancano gli spazi per parcheggiare le proprie due ruote e un’officina leggera per un veloce “check” prima di riprendere il viaggio, tra un incrocio e un semaforo, una pista ciclabile e qualche automobilista insolente che ci suonerà spazientito alle nostre spalle. Dopo una pausa all’Eroica Caffè forse tutto sarà più sopportabile. Se mai vi riuscirà, portateci anche qualche automobilista dai nervi a fior di pelle, forse qui potrebbero acquietarsi, basta non dar loro caffè, tuttalpiù un buon bicchiere di Chianti, di quello “bono”.
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