È un'Italia che cresce, quella della velocità. Matteo Tugnolo, Daniele Napolitano e Matteo Banchi hanno chiuso il torneo mondiale del Team Sprint facendo segnare il nuovo record italiano in 44,558. Questa prestazione è valsa al terzetto azzurro il dodicesimo posto in un torneo che ha visto al via 17 nazionali, un numero che non si vedeva da anni.
Ivn Quaranta, tecnico della velocità azzurra, analizza: «Il nostro primo obiettivo era quello di migliorare il nostro tempo, lo abbiamo fatto e questo significa che stiamo lavorando nella direzione giusta. In questa disciplina si migliora decimo dopo decimo, ci avviciniamo ai tempi validi per la qualificazone olimpica».
Sorpende la giovane età dei nostri: «Stiamo lavorando con tre Under, due atleti del primo anno e uno del terzo e dal prossimo anno avremo con noi anche Mattia Predomo, che ha appena vinto il mondial junores del keirin».
Un lavoro lungo e difficile: «La parte più impegnativa è proprio il reclutamento. Prima di tutto bisogna farli appassionare: dei nostri quattro ragazzi, tre arrivano dalla strada, mentre Tugnolo proviene dal BMX. Vincevano su strada, ma avevano già identificato la pista per il loro futuro. Io sono riuscito a trovare spazio nella nazionale, abbiamo cominciato ad affrontare gare a livello internazionale e questi sono i risultati».
Risultati importanti, aggiungiamo noi, risultati che testimoniano una crescita costante e che colorano d'azzurro il futuro delle specialità veloci.
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