Il dottor Giorgio Squinzi e la sua signora, Adriana Spazzoli, erano grandi amici del ciclismo. Non sorprende quindi che alcune persone a loro vicine li abbiano conosciuti proprio grazie alla bicicletta. Come don Agostino Frasson, che da quasi vent'anni gestisce la sede lecchese dell'Opera Don Guanella. Nell'autunno 2019, don Agostino è stato uno dei celebranti delle esequie dei due coniugi, venuti a mancare a un mese e mezzo di distanza l'uno dall'altra. E tre giorni fa, lunedì, ha benedetto due ulivi intitolandoli alla loro memoria.
Una piccola ma sentita cerimonia, accompagnata dalla banda musicale di Valmadrera; alla presenza, tra gli altri, di Veronica Squinzi (il patron della Mapei e la moglie hanno avuto due figli, Veronica e Marco), il dottor Claudio Pecci responsabile sanitario del Centro Ricerche Mapei Sport, Vico Valassi grande amico del dottor Squinzi ed ex presidente della Camera di Commercio di Lecco... e Cadel Evans, che corse in Mapei nel 2002. L'australiano era un beniamino di Squinzi, che ha sempre messo la mano sul fuoco circa l'integrità del corridore.
«Questa benedizione degli ulivi è stato un atto di riconoscenza a Giorgio e Adriana, che hanno sempre avuto un rapporto speciale con me e un occhio di riguardo verso i progetti educativi e di agri-bike di Cascina Don Guanella - spiega don Agostino -. Conobbi il dottor Squinzi otto anni fa: pedalavo con amici nella bergamasca, vedemmo tante maglie Mapei e c'era anche lui. Ci fermammo a parlare e nacque l'amicizia. Da presidente di Confindustria ha presenziato due volte da noi, una delle quali proprio insieme a Evans, molto sensibile alle nostre attività.»
Ecco, le attività. L'Opera Don Guanella esiste dal primo Dopoguerra e dalla sua nascita è impegnata nelle situazioni di povertà e disagio minorile. Oggi è presente in tutto il mondo, e a Lecco si occupa sia di profughi sia di giovani che devono scontare pene alternative al carcere sia di ragazzi affidatile dal tribunale dei minori per inadeguatezza delle famiglie. Una realtà che ha preso forma ancora più ampia e strutturata con l'inaugurazione di Cascina don Guanella nel 2015. Un agri-bike, come lo definisce don Agostino. Ecco cosa intende: «Organizziamo tanti eventi ciclistici, a cui negli anni hanno partecipato numerosi campioni: Evans, Chiappucci, Fondriest, Bugno... poi pedalo spesso con Andrea De Luca, mentre Alessandra De Stefano anni fa venne a conoscerci e realizzò un reportage a Dribbling. La bicicletta per me è sia relax che evangelizzazione: un prete in bici suscita meraviglia e molte persone si accostano più facilmente a quella che può essere l'attività mia e dell'Opera; colgo l'occasione per parlare di Gesù Cristo, diventa un mezzo di evangelizzazione.»
E di giri in bici ne organizza, don Agostino Frasson: per anni la granfondo Don Guanella, poi cessata con la pandemia; tre anni fa l'ascesa da Ornavasso al santuario del Boden insieme a Elisa Longo Borghini e Filippo Ganna, per suggellare su sellino e manubri il gemellaggio tra Madonna del Ghisallo Cascina Don Guanella e Santuario del Boden. Un'esperienza spiritual-ciclistica ripetuta negli anni successivi anche a tragitti inversi. E il prelato in prima persona l'anno scorso, per festeggiare un'ablazione al cuore perfettamente riuscita, ha corso la Milano-Sanremo e la Liegi-Bastogne-Liegi per amatori.
Per chiudere il cerchio col rapporto tra don Agostino e la famiglia Squinzi, menzioniamo anche la prossima avventura sportiva targata Opera don Guanella: la Barabina Run, una corsa a piedi in montagna a Valmadrera che sabato 8 ottobre partirà e arriverà alla Cascina. Sponsorizzata da Mapei, perché le virtuose abitudini vanno tramandate tra le generazioni.