Mads PEDERSEN. 10 e lode. Vince una volata per distacco, ma veramente, e non è un modo di dire: è un suo modo di fare. Vince nettamente, per poter dire di aver vinto una tappa al Tour e una alla Vuelta: entrambe erano la numero 13! Gli manca un giro al Giro, per chiudere il cerchio, per fare tripletta.
Bryan COQUARD. 7. Il 30enne velocista transalpino oggi è perfetto, peccato che sulla sua strada abbia trovato oggi un superPedersen, l’incredibile Hulk.
Pascal ACKERMANN. 6. Il 28enne tedesco della Uae Emirates prova ad anticipare la volata, di molto, di tanto e forse di troppo, ma contro un Pedersen così forse non andava anticipata la volata, ma avvicinato il traguardo.
Denny VAN POPPEL. 5. Il 28enne olandese è probabilmente il vero sconfitto di giornata. Era un traguardo alla sua portata, difatti la sua Bora lo porta lì in rampa di lancio, ma fatica a prendere velocità.
Joan BOU. 7. Il 25enne spagnolo della Euskaltel - Euskadi, prende e va all’attacco, fin da subito, fin dai primi metri con Ander Okamika (Burgos-BH) e Julius van den Berg (EF Education-EasyPost). Giornata all’attacco, al vento, fino alle battute conclusive di una tappa che poco aveva da dire, se non alla fine, con una volata d’autore.
Juan AYUSO. 15. Parte, nonostante sia positivo, perché la carica virale è bassa, un po’ come era accaduto al Tour al lussemburghese Bob Jungels. Parte con la carica virale bassa per poter ancora andare alla carica. Per Bob Jungels la cosa è stata digerita con un colpo di tosse, per Juan, questa volta, si alza la voce: chissà come mai… Perché 15? Perché non è Covid 19: la carica è bassa.