Che la partenza possa essere raggiunta anche in treno. Che l’arrivo possa essere collegato al treno. Che il percorso sia, se o quanto possibile, circolare. E che le sedi delle tappe siano studiate per poter avere vitto e alloggio. Se poi il sentiero, o la via, o il cammino, o la strada ha un bel nome, tanto meglio. E se le amministrazioni credono al progetto, allora è il massimo.
Questo percorso ha tutto. La partenza, da Bari, può essere raggiunta anche in treno. L’arrivo, a Brindisi, è collegato al treno. Il percorso è quasi perfettamente circolare. Le sedi delle tappe garantiscono vitto e alloggio. E il nome – bellissimo - dice tutto, o quasi: La via dei Sassi e dei Trulli.
Roberto Guido ha scritto “In bici sulla via dei Sassi e dei Trulli” (Ediciclo, 144 pagine, 15 euro), 335 chilometri in sei tappe, da Bari ad Altamura, da Altamura a Matera, da Matera a Castellaneta, da Castellaneta ad Alberobello, da Alberobello a Ostuni, da Ostuni a Brindisi. Fra ulivi e viti, mare e colline, pietre e canyon, strade rosse e città bianche. E la prefazione affidata a Sebastiano Venneri, responsabile turismo Legambiente nazionale, certifica l’impegno delle associazioni e anche delle istituzioni.
La guida di Guido suggerisce (la gravel: il 16 per cento è sterrato), raccomanda (di scaricare le tracce GPX in assenza di segnaletica fisica), avverte (di contare su un minimo di allenamento: comunque ci sono 3160 metri di dislivello), documenta (l’intermodalità fra le sedi di tappa: e sui treni, in Puglia, le bici viaggiano gratis) celebra (i punti di interesse artistico, storico, geografico), non nasconde (i rifiuti abbandonati lungo le strade, “un fenomeno davvero insopportabile”, “molti sindaci stanno cercando di mettere riparo a questa piaga”, “che è soprattutto culturale”) e non fa sconti (la stazione ferroviaria di Castellaneta “è una fermata nel nulla, dove non funziona neanche la macchinetta per vidimare i biglietti, bisogna attrezzarsi per fare il biglietto online”). Per il resto si va sul sicuro: indicazioni, informazioni, mappe, foto. Per mangiare e dormire, date varietà e generosità dell’offerta, liberi tutti.
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