Il ritiro di Tom Dumoulin è ufficiale ma l’olandese potrebbe rimanere nel mondo del ciclismo con un nuovo ruolo. Una proposta all’ormai ex corridore della Jumbo-Visma potrebbe arrivare dalla Intermarché-Wanty-Gobert, poiché pochi giorni fa il CEO del team belga Jean-François Bourlart ha dichiarato che avrebbe aperto le proprie porte a Dumoulin.
In poco più di un anno, la Intermarché è passata dall’essere considerata una squadra di secondo piano a una delle più competitive e amate del World Tour. In questa stagione ha conquistato 21 vittorie ed è al sesto posto del ranking mondiale e la voglia di continuare a crescere e migliorare è tanta. Il loro budget non è quello di team come la Jumbo-Visma o la Quick Step, ma il loro successo arriva dalla capacità di motivare bene i corridori dando loro la giusta fiducia.
La svolta nella squadra è arrivata con Girmay, ma nel team sono stati 10 i corridori che hanno contribuito alle 21 vittorie. Jean-François Bourlart pensa che per crescere ancora in squadra servano uomini pronti a mettersi in gioco e a rischiare, uomini che dall’ammiraglia sanno come affrontare una corsa.
Così la Intermaché ha deciso di puntare ancora più in alto per affrontare la nuova stagione: per farlo ha deciso di puntare sui materiali intraprendendo uno studio con il fornitore di bici Cube per migliorare nelle prove a cronometro e poi su uomini capaci di portare la squadra ad un livello successivo. E proprio per questo ruolo il team belga avrebbe pensato a Tom Dumoulin. A pensarlo non sarebbe stato solo il CEO del team, ma anche Aike Visbeek, il Performance Manager della squadra, che riguardo all’ex campione olandese ha detto: «Possiamo ancora fare progressi nelle prove a cronometro. Stiamo lavorando con il nostro fornitore di biciclette per migliorare una serie di componenti. Questo naturalmente non richiede solo risorse, ma una manodopera capace e qualcuno capace di portarci al livello successivo. Pensiamo che Tom Dumoulin sia la persona giusta. Può aspettarsi una mia telefonata: se vorrà darci una mano, saremmo molto felici di prenderlo con noi».