Se il dio del ciclismo avesse chiesto ad un giallista di scrivere la trama perfetta per l'omnium europeo, non avrebbe potuto pretendere di più: tre corridori a pari punti a giocarsi le medaglie all'ultimo sprint. Il francese Donovan Grondin risalito a forza di volate, l'azzurro Simone Consonni e lo spagnolo Sebastian Mora bravi ad attaccare e a conquistare il giro e i venti punti che li hanno proiettati in testa alla graduatoria. E all'ultimo sprint, con l'olandese Heijnen vanamente impegnato in un disperato tentativo di caccia che gli ha portato solo i 10 punti del traguardo, ecco Mora cedere alla potenza degli avversari e Consonni battuto per questione di centimetri da Grondin.
Il bergamasco era stato settimo nello scratch, ha vinto la tempo race conquistando un giro con grande intelligenza e quarto nell'eliminazione, nella corsa a punti è stato secondo solo a Grondin nel collezionare punti allo sprint e sul podio ha indossato una bellissima medaglia d'argento.
«Sono veramente contento, perché arrivo da un periodo difficile e solo all'ultimo abbiamo deciso di correre questa prova. Tra l'altro devo ringraziare Marco Villa per avermi concesso questa opportunità, spero che questo risultato mi dia la spinta per vivere un bel finale di stagione con la Cofidis. La corsa a punti di oggi è stata davvero impegnativa, fose avevo un rapporto un po' troppo duro che non mi ha permesso di spingere come volevo quando ero in caccia, ma alla fine sono soddisfatto Anche se sulla mia strada trovo sempre un francese di troppo... L'importante comunque è aver regalato all'Italia un altro risultato importante e continuare a contribuire alla crescita di un movimento sempre più ricco. Oggi poi abbiamo conquistato anche un argento storico nel chilometro, vuol dire che siamo davvero sulla strada buona anche lì».
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