Julian Alaphilippe è tornato in gara e per farlo ha scelto il Tour del’Ain con l'obiettivo di ritrovare la condizione migliore per l’ultima parte dell’anno, dopo una stagione iniziata bene, ma che ben presto ha messo in ginocchio il campione francese. Un anno iniziato sulle strade del Tour de la Provence con un secondo posto assoluto dietro al colombiano Nairo Quintana, poi è arrivata la prima battuta d’arresto con una caduta a Strade Bianche, quindi una fastidiosa bronchite a marzo che lo ha portato a rinunciare alla Milano-Sanremo e al Giro delle Fiandre e infine la caduta alla Liegi-Bastogne-Liegi.
In Belgio per l’ultima Classica di primavera il bilancio è stato pesante per il campione del mondo: due costole rotte, una scapola fratturata e un pneumotorace. Alaphilippe però non si è mai demoralizzato e ogni volta si è rialzato, cercando di ribaltare quella sorte così avversa. A luglio c’era il Tour de France da correre, ma la sua Quick-Step ha deciso di lasciarlo a casa, convinta che anche il Covid per lui in questa stagione sia stato troppo. Lulù era triste per l'esclusione ma ha compreso e ad aiutarlo in questo momento difficile oltre Marion e al piccolo Nino, c’era suo cugino Franck amico e allenatore.
Nel 2014 il due volte iridato aveva vinto la sua prima vittoria da professionista al Tour de l'Ain ed è proprio da questa corsa che il francese ha deciso di ripartire, per chiudere quest’ultima parte della stagione. «Sono felice di essere al via di questa corsa – ha detto Alaphilippe alla partenza della prima tappa – e spero che questa corsa mi aiuti a ritrovare il ritmo per affrontare al meglio la Vuelta».
Alaphilippe ha saltato il Tour de France e anche le Classiche non sono andate come aveva immaginato. Il francese adesso punta al finale di stagione, con la Vuelta prima e poi il Mondiale in Australia e forse anche il Giro di Lombardia, corsa dove lo scorso anno ha chiuso al sesto posto.
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