Sarà Jonas Vingegaard a salire domani sera sul podio degli Champs-Élysées. Vivremo come sempre un momento molto suggestivo e il danese, che oggi non è riuscito a trattenere le lacrime, ha spiegato che per lui la gioia più grande è quella di condividere questi momenti con la sua compagna Trine e sua figlia Frida. «Significa tutto, per me. È incredibile, è difficile da esprimere a parole ma ce l'abbiamo fatta, è un sollievo per me e adesso sono così felice e orgoglioso». Vingegaard oggi ha portato a termine la sua cronometro facendo segnare il secondo miglior tempo, alle spalle del suo compagno di squadra Van Aert, vincitore della ventesima tappa.
«Ero abbastanza calmo prima della tappa, e penso di aver corso con calma quando dovevo affrontare le curve. C’è stata solo una curva un po’ irregolare, in cui ho rischiato di cadere. Per fortuna non sono caduto e sono riuscito a raggiungere il traguardo in sicurezza, e spero di poterlo fare anche domani nell’arrivo a Parigi».
Nella conferenza stampa Vingegaard era evidentemente emozionato e ha ripensato a quando sul palco è salito con la figlia Frida, per indossare ancora una volta la maglia gialla.
«Per me salire sul palco con mia figlia è stato veramente molto emozionante. E’ con la mia famiglia che ho voluto condividere questi momenti e per me è stato veramente incredibile».
La Jumbo-Visma è stata senza dubbio la squadra più forte di questo Tour de France, conquistando 3 maglie su 4, oltre alle vittorie di tappa. Van Aert che ha vinto anche la cronometro finale, domani salirà sul palco con la maglia verde della classifica a punti, mentre Vingegaard, oltre alla maglia gialla, ha fatto sua anche quella a pois dedicata agli scalatori. Tutti questi successi hanno creato anche dei dubbi in alcune persone e per questo, durante la conferenza al danese è stato chiesto se avessero fatto uso di sostanze illecite.
«Siamo completamente puliti e posso dirlo ad ognuno di voi: nessuno di noi prende niente di illegale. Facciamo delle preparazioni specifiche in quota e abbiamo degli specialisti che curano i materiali e la nostra alimentazione. Siamo una squadra forte per tutti questi motivi e la gente si fida di noi».
Vingegaard ha concluso rinnovando i ringraziamenti a tutta la sua squadra che ogni giorno ha lavorato per proteggerlo e aiutarlo a stare sempre davanti, in modo da poter tenere sotto controllo Pogacar e intervenire in caso di attacchi. «Voglio ringraziare tutti i ragazzi della squadra e domani a Parigi vivrò il momento più bello della mia carriera, che non ci sarebbe stato senza l’aiuto dei miei compagni».