Magnus CORT NIELSEN. 10 e lode. Il dieci e lode se lo merita per quello che ha fatto oggi, ma anche per quello che il corridore danese della EF Education-EasyPost ha fatto fin qui. È chiaramente uno dei volti più belli e convincenti di questo Tour che oggi arriva a metà strada, ma lui fa questi dieci giorni per intero, con regolarità esasperante. Vince dopo tanta battaglia. Raccoglie dopo aver tanto seminato.
Nick SCHULTZ. 9. Se la gioca fino all’ultimo il 27enne australiano della BikeExchange. Se la gioca dopo una tappa faccia al vento, dove ci mette la faccia e per poco non gli riesce anche una bella fotografia.
Luis Leon SANCHEZ. 7. Tappa di fatica, per provare a invertire l’andamento di un Tour per il Bahrain che è un po’ lento. Arrivano le Alpi, e loro cominciano a mettere il naso fuori dal gruppo.
Matteo JORGENSON. 7. Il 23enne americano della Movistar entra nell’azione di giornata, e nell’azione ci resta tutto il giorno.
Lennard KÄMNA. 8. È un lottatore il tedesco della Bora e questa non è una notizia. È un lottatore, ma alla fine costringe anche Pogacar ad accelerare un po’ il passo perché altrimenti gli sfila la maglia. Lennard ci arriva vicino: a soli 11”. E ora è secondo nella generale, per provare a lottare ancora un po’.
Simone VELASCO. 6,5. Ci prova il 26enne bolognese originario dell'Elba del Team Astana. Ci prova a dare un segno della presenza dei celestini di Vinkourov. Ci prova…
Alberto BETTIOL. 7,5. Lui attacca, per sé e per Magnus Cort. Lo fermano i manifestanti, poi si ferma dopo aver fatto il proprio lavoro fino alla fine, ottenendo un più che meritato premio della combattività.
George BENNET. 17. Brividi di Covid in casa UAE Emirates! Anche il neozelandese è stato fermato dal virus e Tadej Pogacar, dopo Vegard Stake Laengen, perde un altro prezioso compagno di squadra. Non una buona notizia.
Guillaume MARTIN. 19. Sappiamo che al Tour non è sufficiente essere positivi al Covid 19, c’è anche una commissione sanitaria che ne valuta la contagiosità. Bene, il filosofo della Cofidis è stato rispedito a casa perché positivo e contagioso. Quindi? È tornato a casa con il suo bel trolley e in treno, come scriveva ieri La Gazzetta dello Sport che ha anche documentato la notizia con tanto di fotografia. Tutto bene quindi: a casa dal Tour perché contagioso, ma allegramente a casa in treno. Sembra una barzelletta… contagiosa.