C'È UNA BELLA DIFFERENZA TRA IL ROSA DELLA VAN VLEUTEN E L'ARROGANZA ROSA

APPROFONDIMENTI | 10/07/2022 | 11:08
di Pier Augusto Stagi

È un po’ come schierarsi al fianco dell’Ucraina e strizzare l’occhio a Putin. Predicare la libertà di stampa e fare in modo che questa venga regolarmente calpestata, silenziata e mortificata, perché falsa, faziosa e di parte. È un po’ come parlare di pari diritti e opportunità tra i generi e poi quando arriva il Giro delle Donne il maggior quotidiano nazionale che orgogliosamente leggo e pago (sottolineo pago, controllare please) da decenni, nemmeno si prende la briga di valorizzare la corsa che presenta il meglio del ciclismo mondiale e che ha per nostra fortuna le ragazze che nel mondo sono ormai scuola e riferimento.


Qualcuno potrebbe dirmi: ma che te ne frega di quello che fanno gli altri? Me ne frega, nel momento in cui poi predicano bene, usano la supercazzola del politicamente corretto e poi se ne sbattono bellamente. Me ne frega per loro, per le ragazze, che stanno facendo da anni cose magnifiche e andrebbero valorizzate. Mi piacerebbe far parte del gruppo, con l’ammiraglia rosa a trascinare tutto e tutti, invece lei, l’ammiraglia rosa pensa solo a dispensare borracce a chi vuole, con la tracotanza e la prosopopea di chi pensa che “loro solo loro e gli altri sono dei poveretti”.


Il bello è che vorrebbero accaparrarsi il Giro Donne, che quattro anni fa - chiedere all’ex presidente della Federazione Renato Di Rocco e all’ex patron Beppe Rivolta – potevano prendere “a gratis”, ma loro – gli Unti dal Signore di via Rizzoli – hanno risposto no grazie. Poi ecco il Tour tornare in campo e mettere a terra la propria corsa declinata anche al femminile e allora adesso la vogliono, ma con il loro tempi, il loro stile.

Vogliono la corsa femminile che è di proprietà della Federciclismo e per ancora due anni sarà nelle mani della PMG Sport di Roberto Ruini, ma loro la vogliono a prescindere, sempre per il vecchio adagio: “noi siamo noi e voi non siete un benemerito…”. Forse non lo sapete o vi è sfuggito il particolare, ma in questo idilliaco scenario abbiamo un nuovo presidente di Lega che guarda il caso è anche direttore del Giro d’Italia – Mauro Vegni – e avrebbe casualmente ben più di un conflitto d’interessi, ma di questo interessa poco a nessuno, men che meno a loro. E in questo scenario i signori del Giro, che non dedicano un solo rigo al Giro donne, hanno pensato bene di bypassare la Federciclismo e chiedere all’Uci spazio per organizzare il prossimo anno una corsa femminile targata Gazzetta. Sempre per la serie: che ce frega del Giro Donne, noi ce lo facciamo! Sì, come no.

Intanto la tappa di ieri su Rai Due ha conquistato 814.000 spettatori con il 7,1% di share. Le donne vanno avanti ugualmente al fianco di chi le apprezza, ma è giunto anche il momento di dire come certe cose funzionano. Fin quando si può, fin quando avremo fiato, fin quando la stampa – tutta la stampa – avrà ancora un senso. Aspettiamoci serenamente delle ritorsioni: è il bello dello sport. È nel loro stile.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Glieli date voi i soldini ?
10 luglio 2022 11:43 trifase
E a chi interessa il Giro donne ? Glieli volete dare voi i soldini a RCS per publicizzare il giro rosa ? O volete che lo stato dia dei contributi ? E perche' non dare spazio alla bocciofila Cuneese?

Chiedete
10 luglio 2022 11:46 trifase
Chiedete ai vostri colleghi di ufficio chi e' la Van Vleuten...

Ottimo Direttore Stagi
10 luglio 2022 11:57 emmemme68
Classico della tracotanza della "rosea" dove ci sono persone debitamente prezzolate per fare la forca ad altri (e spesso se la fanno tra giornalisti per invidie di chi non ha capacità ma è un classico signorsì del potere). D'altronde lo "scippo Strade Bianche"( in luogo dell'Eroica di Brocci) è già stato consumato. Il giorno del prossimo "Il Lombardia" ci sarà una gara Donne Elite e Junior organizzata da altri e stiamo pur sicuri che alla "rosea" prenderanno la palla al balzo per inglobarla.

Per "trifase"
10 luglio 2022 12:23 emmemme68
Chi da i soldini a Aso? Quanto incassa RCS Sport con il "grande" Giro? Ma Cairo non continua a magnificare guadagni - vendite - utili - azzeramento debiti? Ma Cairo non continua a magnificare il Giro come una grande festa popolare? Oppure anche Cairo predica bene e razzola male! Caro "trifase" il suo sarcastico commento è proprio privo fondamento, ben lontano dalla realtà del momento, classica elucubrazione di un pensiero che fa sgomento.

Per trifase
10 luglio 2022 12:32 alpi31
Care trifase credo che sei proprio fuori fase ….. sarà il caldo?

rosea
10 luglio 2022 13:57 siluro1946
Se ci si aspetta che il dott. Cairo possa aver fatto o fare qualcosa a "favore" del ciclismo rimarrà deluso. Gli interessi del dottor Cairo sono solo quelli suoi a prescindere da conseguenze e danni collaterali. D'altronde è evidente che vuole che gli venga riconosciuto questa sua capacità, passare anche sul cadavere dell'avversario.

Gazzetta?? Mmh...
10 luglio 2022 14:32 frakie
Gazzetta?? ah... si ricordo: Quel giornale, rosa mi pare, che una volta si occupava di sport. Tutti gli sport. Ma: c'è ancora? personalmente pensavo fosse estinto, ma vedendo i commenti evidentemente mi sbagliavo. Gazzetta a parte, complimenti agli organizzatori, che col supporto di mamma rai, e, soprattutto grazie alle eccezionali ragazze che l'hanno corso, quest'anno abbiamo potuto godere di una Gara con la G maiuscola. Complimenti a tutti. In primis alle atlete. Viva il ciclismo.

quando vincerà un'italiana daranno più spazio anche sulla carta stampata
10 luglio 2022 15:16 Notorious
poi quest'anno c'è poco da lamentarsi, finalmente una diretta di almeno 1 oretta per gli appassionati

a mio parere
10 luglio 2022 17:48 tralepieghe
il giro donne non rende a nessuno, tanto meno alla proprietà e di questo passo non può aver futuro, quindi se arriva chi può dargli una continuazione ben venga

grandi manovre
10 luglio 2022 17:52 tralepieghe
certi accordi o promesse a volte restano tali, e chi si avventura in progetti faraonici a volte schiatta,.

Considerazione
10 luglio 2022 18:06 Maurone
Ma se la Gazzetta non riesce a dare spazio nemmeno al Giro uomini che è organizzato da loro.......

La Gazzetta ormai non è più il giornale del ciclismo
10 luglio 2022 18:23 59LUIGIB
Ha ragione lei carissimo Stagi ed anche Frankie La Gazzetta ormai non è più il giornale del ciclismo dovrebbero cambiare il nome da Gazzetta dello sport a Gazzetta solo calcistica, nemmeno nel pieno del giro uomini che tra parentesi organizzano mettono in prima pagina il ciclismo poi non dimentichiamo lo scherzetto che hanno fatto a Brocci ed all'Eroica strappandogli l'organizzazione della Strade Bianche senza nemmeno un grazie e siccome
" pecunia non olet" riusciranno in una maniera o nell'altra a prendersi anche il giro donne.

Quasi concordo con trifase
10 luglio 2022 19:52 daminao90
Aggiungo inoltre, che i percorsi ( in primis la lunghezza delle corse ) e la loro collocazione, non sono molto invitanti. 2 anni fa' alla prima Roubaix ( meta' kmt rispetto alla VERA ), scappo' subito la vincitrice. Cosa mai vista tra gli uomini. Per non parlare poi di certe "atlete" che oiu' che ai risultati, pensano ai social e alle relative pubblicita' . Inutile parlare di parita', quando si hanno atlete vere (esempio Longoborghini su tutti ) e mezze starlette. La strada per chiedere parita' e' lunga. La rivoluzione deve prima avvenire e venire dalle atlete stesse

Gazzetta
11 luglio 2022 09:33 andy48
Sul ciclismo femminile ci possono stare giudizi diversi, anche se e' un fatto che le nostre azzurre sono bravissime. Il punto pero' e' un altro: il ciclismo non potra' riconquistare il cuore degli italiani se giornali come la Gazzetta non ne parlano e gli altri media neppure. A mio parere il comportamento della Gazzetta e' vergognoso.

Bravo Stagi
11 luglio 2022 12:30 geo
Sacrosanta ragione al Direttore!

Gazzetta sbiadita
11 luglio 2022 12:30 Fuga da lontano
Direttore,
le scrivo la mia opinione dividendola in vari punti.

1)Gazzetta e altri giornali sportivi
Sono quotidiani oramai agonizzanti che galleggiano solo grazie alla limitata (nel senso di povera e non stupida) cultura sportiva degli italiani che si fonda essenzialmente sul calcio.
La Gazzetta che ha ridotto, mediamente, il ciclismo ad una mezza pagina e talvolta nemmeno a quella.
La Gazzetta che dopo Cannavò non ha espresso un direttore avente una solida e ampia base di cultura sportiva a livello pratico e teorico.
La Gazzetta e gli altri due quotidiani sportivi che in questo periodo sfoggiano il "meglio" delle loro capacità intellettuali riempendoci di "bufale" e superca...ole sul calciomercato e che relegano le imprese degli altri sport alle ultime 6 pagine del quotidiano, ben oltre la pagina del calciomercato della serie C!
Di cosa ci dobbiamo stupire quando le recenti imprese del nuoto sono riassunte in un trafiletto e vengono soffocate dalle trattative per De LIgt o Dybala?
In Francia hanno L'Equipe che è un serio quotidiano sportivo nel quale il calcio ha mediamente un 20% dello spazio e nel quale sono trattati con equilibrio tutti gli altri sport, sopratutto quelli olimpici, regalando notorietà e visibilità a tutti gli atleti e achi li supporta.
E poi, direttore, quante copie vende la Gazzetta? non è il caso di mettere sotto la lente di osservazione il sito web della Gazzetta? che spazio da al ciclismo? in che modo? con quali contenuti?

2) RCS
Rcs è una società che fa business, che guarda al suo portafoglio e lo vuole gonfiare sempre di più (con Cairo ancora di pù) e come dargli torto?
Il problema è quello che offri agli spettatori in termini di percorsi, corridori presenti, innovazione. Non molto direi....
Quando il giro d'italia femminile era snobbato da RCS va riconosciuto che l'unico che ha avuto coraggio di portare avanti l'oragnizzazione è stata PMG sport che va ringraziata anche per l'opportunità di rendere disponibile in streaming molte delle gare del circuito professionistico italiano.
Probabilmente RCS si è spaventata dal fatto che l'anno scorso gli uomini di ASO sono venuti in Italia ospiti di Ruini... che ci sia il rischio che arrivino i francesi anche nella nostra patria offendo un prodotto molto meglio gestito?
Oppure fiuta il guadagno dopo gli ottimi ritorni delle strade bianche femminili ?

3) Ciclismo femminile
Partiamo dai dati di ieri e sugli ottimi riscontri di audience in TV
Su Rai 2 la decima tappa del Giro d'Italia femminile ha ottenuto 758.000, 6,68% mentre la nona tappa del Tour de France ha registrato nella tappa in diretta 1066.000 telespettatori, share 10,01%
Non male direi, mentre il derby Bocciofila Saluzzo - Petanque Cuneo non è stato trasmesso per problemi tecnici.

I soldi chi li da? vedere alla voce sponsor (come per tutte le squadre), il ciclismo femminile non è limitato al perimetro culturale di alcuni dei commentatori di tuttobiciweb ma è apprezzato in tutto il mondo, basterebbe leggere i siti stranieri di ciclismo per rendervene conto, quest'anno il montepremi è salito a 250.000 euro, come pre il TDF femminile ed è un ottimo segno.

Sorrido quando leggo "...Inutile parlare di parita', quando si hanno atlete vere (esempio Longoborghini su tutti ) e mezze starlette."
'ennesimo riferimento (è un'ossessione?) alla ciclista/e stralette (ma cosa c'entra la parità uomo e donna...?) è l'esempio lampante di come si osservi la pagliuzza e non la trave costituita da Longo Borghini, Balsamo, Consonni, Cavalli, Persico, Fidanza, Confalonieri, Alzini......

PS. " Cosa mai vista tra gli uomini..." ? 1982 Milano -Sanremo Marc Gomez, scattò insieme ad altri al Gratosoglio e lo rivedero con lo champagne a Sanremo...

Fuga da Lontano
11 luglio 2022 12:46 Nuovofans
Complimenti per l'analisi, totalmente condivisibile. Rafforzo il concetto, guardando i dati di vendita c'è solo da domandarsi: "Ma c'è chi legge ancora la Gazzetta dello Sport?".

Promozione
11 luglio 2022 14:31 Diego076
Per il giro donne rai e gazzetta possono darsi la mano! Telecronache imbarazzanti per quanto riguarda la rai.. in quanto chi fa telecronache deve essere imparziale! Mentre la gazzetta addirittura ci sono stati giorni che non ha neanche menzionato la tappa! Ma dove vogliamo andare???

X Fuga da lontano
11 luglio 2022 19:02 Giovanni c
Analisi lunga e accurata, che però si puo' riassumere piu' in fretta: 1) In Italia, rispetto ad altri paesi, siamo in recessione economica (inutile fare paragoni con l'estero) e quindi tirar fuori soldi non è facile. 2) il ciclismo femminile, è poco seguito (i dati di share valgono ben poco, perchè i rilevamenti sono ancora oggi oggetto di critica) e quindi a parte qualche atleta di spicco, difficilmente si ha un vero leitmotiv. Personalmente ho seguito una tappa dove ha vinto la Balsamo, e nel rettilineo finale, sono arrivate tutte sparpagliate. Una cosa del genere nei colleghi uomini non la vedi di certo. E parliamo di una semplice volata. Al momento sono due mondi completamenti diversi e scollegati

Fuga da lontano
11 luglio 2022 19:31 daminao90
Dimenticavo. Solo nelle scuole dell'est, si correva per corpi statali. Qui qualcuna corre per team privato, ma essendo parte di gruppi statali. Ti torna che qualcosa non quadra ?

Fuga da lontano
11 luglio 2022 21:00 daminao90
Scrivo di nuovo, perche' non pubblicato. Tu citi S.Remo, io parlo della Roubaix, dove la vincitrice e' partita e arrivata. Il resto ti fa' sorridere. Bene,,ma e' la realta'. Ed i team che ingaggiano atlete per i followers e pubblicita', sono i primi responsabili. Ossessione ? No, semplice osservazione. Basta vedere il rapporto tra pubblicita' ed immagine , rispetto ai risultati. Pensa che qualcuna da te citata, non so nemmeno chi sia. Colpa mia o dei risultati quasi nulli ? Parliamone

Parliamone....
12 luglio 2022 11:36 Fuga da lontano
Nel mix di osservazioni che lei mi pone e che poco hanno a che fare con l'articolo di stagi scrive:

"...Basta vedere il rapporto tra pubblicita' ed immagine , rispetto ai risultati. Pensa che qualcuna da te citata, non so nemmeno chi sia. Colpa mia o dei risultati quasi nulli ?.."

Non sono nessuno per assegnare colpe a qualcuno, mi sorprende che un assiduo frequentatore di questo sito e spesso anche commentatore (anche di articoli sul ciclismo femminile ed in particolar modo sulla Paternoster) non legga i molteplici articoli sul ciclismo femminile offerti su questo sito è per me un mistero (è un mio limite).
Non è una colpa se negli ultimi quindici giorni non ha letto i tre o quattro articoli quotidiani sul giro femminile, se lo avesse fatto conoscerebbe meglio le varie Longo Borghini, Balsamo, Consonni e Cavalli vincitrici di gare di World Tour come Roubaix, Amstel, Trofeo Binda, Gant-Wevelgem, De Panne, Freccia Vallone, Dwars door Vlaanderen e tappe al giro d'italia... Persico medaglia di Bronzo ai mondiali di ciclocross , Fidanza, Confalonieri, Alzini spesso nelle Top 10 di molte gare.
Serve altro?

Ognuno sceglie su cosa informarsi, le notizie e gli articoli ci sono, poi sta alla nostra voglia e al nostro interesse decidere cosa leggere. Non è questione di colpa è questione di passione e cultura sportiva (per esempio delle bocce e della pesca sportiva io non so nulla, ma non denigro i due sport in questione, semplicemente non vado a cercare articoli che li trattano...)

L'ossesione per la starlette (citata da lei più volte direttamente o indirettamente, perchè non fa il nome?) e il suo "importante" ritorno mediatico fanno sorridere, secondo lei la TREK-Segafredo, con atleti come Pedersen, Stuyven, Simmons, Ciccone, Lopez, Balsamo, Longo Borghini, Brand etc etc.. ha bisogno della visibilità, per esempio della Paternoster?

Per quanto riguarda I corpi statali o militari sono da tempo il supporto economico, presente e futuro, di molti atleti professionisti, maschili e femminili, le ricordo che tutti i medagliati dell'atletica leggera alle olimpiadi di Tokyo sono membri di corpi militari o statali

Jacobs (Fiamme oro)
Tortu (Fiamme Gialle)
Patta (Fiamme Gialle)
Desalu (Fiamme Gialle)
Tamberi (Fiamme oro)
Stano (Fiamme oro)
Palmisano (fiamme gialle)

Idem per il canottaggio...
idem per le arti marziali...

Se si critica solo il ciclismo femminile si tratta di pregiudizio, se si critica l'intero sistema di supporto dello sport italiano è una questione di punti di vista.

Fuga da lontano
12 luglio 2022 12:31 daminao90
Non ci siamo. Io ho parlato di doppia affiliazione ( Jacobs non corre per un team privato e per un corpo statale assieme ), che dal punto di vista lavorativo, non corretto ( visto che si toglie un posto pubblico ad altra gente). O si e' professionisti in bici al 100%, o si fa altro. Ribadisco, che anche elencando i risultati , alcune atlete risultano comunque invisibili. Ovviamente e' un male per loro, non 'gufo' ne remo contro. Per la restante parte, non cambio certo idea. Della Longoborghini e della Balsamo ci sono i risultati. Per altre, qualche corsetta e tanta pubblicita'.

daminao90
12 luglio 2022 17:59 siluro1946
Quindi solo le cicliste sottraggono posti di lavoro? Pseudo atleti del salto in lungo, del pugilato o schermitrici che gareggiano per qualche anno e rimangono a vita con lo stipendio statale e spesso accompagnandosi con famigliari non sottraggono posti di lavoro? alcuni dei nomi da lei fatti, come molti altri, guadagnano moltissimo, non sottraggono posti di lavoro, lei condanna le cicliste che anche con due stipendi rischiano di ricorrere al RdC.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Davide de Pretto, Giulio Ciccone, Davide Piganzoli e VF Group Bardiani-CSF Faizanè sono i premiati della prima edizione della Coppa Italia delle  Regioni, l’avvincente challenge tra gli atleti e i migliori team ciclistici italiani e internazionali, inserita nel prestigioso circuito...


Un altro importante traguardo per il Cuore Rosso: la De Rosa 70 ha vinto il prestigioso GOOD DESIGN® Award 2024, il più antico e riconosciuto premio internazionale dedicato all’eccellenza del design.Fondato a Chicago nel 1950 da visionari come Eero Saarinen...


Una partnership nata quest’anno, destinata a rinnovarsi nei prossimi 2 anni: Fineco, la banca che semplifica la banca, ha deciso di rafforzare il proprio rapporto col Team Polti Kometa, Team Polti VisitMalta dal 2025. La comunanza valoriale imperniata su tre pilastri, ovvero impegno, sostenibilità e rispetto,...


Rik Van Looy è morto all'età di 90 anni. L'ex ciclista era stato male nelle ultime settimane e le sue condizioni negli ultimi giorni sono rapidamente peggiorate. Il campione belga, secondo quanto scrive Le Soir, si è spento nella notte...


Nel 2015 l'incredibile vittoria nella Vuelta a España, un bel punto esclamativo nel pieno della carriera. Poi il ritiro giovanissimo, a 31 anni, dopo il calvario dovuto alla costrizione dell'arteria iliaca della gamba sinistra, un problema che ti fa «andare...


È uno dei volti nuovi in casa UAE Team ADQ, una delle sei atlete italiane che compongono la rosa World Tour della formazione emiratina per la stagione 2025. Greta Marturano è impaziente di iniziare l’avventura con la nuova maglia e,...


GreenEDGE Cycling e MAAP, il marchio di abbigliamento da ciclismo ad alte prestazioni di Melbourne, in Australia, hanno annunciato oggi una partnership pluriennale, portando MAAP all'UCI WorldTour come fornitore tecnico ufficiale del Team Jayco AlUla, Liv AlUla Jayco e Liv...


Parigi-Tours del 1970. Chilometri 286, più i chilometri dalla partenza ufficiosa a quella ufficiale, totale chilometri – più o meno – 300. Dopo 200, sfinito, Angelo Bassini ne ha abbastanza. Cede, molla, rallenta. Cerca il camion-scopa e lo trova. Ma...


Importante onorificenza per Sergio Gianoli. Il Past Governatore del Distretto Rotary 2042 Giuseppe Del Bene  e il presidente del Rotary Club Varese Ceresio Roberto Ballardini hanno assegnato al giornalista dedito al ciclismo il Paul Harris Fellow, la più alta onorificenza...


Oggigiorno diviene essenziale pensare alla propria incolumità quando si scende in strada a pedalare e l’esperienza ci insegna che le precauzioni non sono mai troppe. Detto questo, se è vero che occorre indossare un buon casco è altrettanto vero che occorre rendersi...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024