Ieri al termine della settima tappa con arrivo a La Planche des Belles Filles, Geraint Thomas è arrivato quinto e nella classifica generale è salito al terzo posto con un ritardo 1’10”. La Ineos-Grenadiers è stata senza dubbio la squadra più attiva nel finale, dimostrando di poter rimanere alla ruota di Pogačar.
«Non sapevo che tipo di tappa ci saremmo dovuti aspettare – ha detto il britannico che nel 2019 arrivò quarto proprio sullo stesso arrivo di oggi -: anche se avevo corso qui nel 2019, sapevamo che sarebbe stato diverso. Ci siamo sentiti bene in corsa e anche nel finale le sensazioni erano positive. Ho cercato di mantenere il mio ritmo e sono rimasto un po' sorpreso di poter stare in testa così a lungo. Quando Vingegaard ha attaccato, sono stato costretto a lasciarlo andare via. Ho cercato di proseguire con il mio passo e ho superato Roglič, ma nella volata mi ha di nuovo superato lui. Sono comunque arrivato con i migliori e penso che sia fantastico per una tappa come questa».
Il britannico e la sua squadra hanno inizialmente seguito la UAE Emirates di Pogačar ma quando è arrivato l’attacco finale hanno dovuto lasciali andare via. «Abbiamo cercato di stare davanti negli ultimi metri e posso dire che sono stati veramente un inferno. Penso che sia stato veramente positivo il fatto che siamo riusciti a rimanere davanti e rimanere vicino a Pogačar. Insieme a me, c’erano anche Adam Yates e Daniel Felipe Martínez e siamo ancora tutti in buona forma, anche Tom Pidcock sta decisamente bene e questo lascia bene sperare».
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