La fine del Tour è ancora lontana, ma se Tadej Pogacar con la vittoria di oggi ha dimostrato di essere il più forte, da dietro si sta avvicinando piano piano Primoz Roglič, che ha tagliato il traguardo in terza posizione.
Lo sloveno della Jumbo-Visma è dovuto andare in profondità oggi, perché da quando è caduto ad Arenberg è costretto a fare i conti con un forte mal di schiena che gli impedisce di pedalare come vorrebbe. «E' stata una bella lotta oggi nel finale. Sono molto felice di aver tagliato il traguardo anche in questa frazione». Roglič oltre ad aver lussato una spalla ha anche battuto la schiena durante la quinta tappa e quando spinge sui pedali ha una forte fitta alla schiena. «E’ come se mi piantassero un coltello nella schiena ad ogni colpo di pedale. L'obiettivo principale adesso è arrivare bene alla fine di ogni tappa e poi devo cercare di recuperare».
Lo sloveno era molto sollevato quando ha visto il risultato della sua prestazione nella tappa con arrivo a La Super Planche des Belles Filles. «Sono molto felice. Quando sei infortunato, non sai mai cosa aspettarti nei i giorni successivi ad una caduta. Per ora, stiamo guardando giorno per giorno la situazione e sto cercando di superare questo momento e di riprendermi per i prossimi giorni».
Oggi nel finale di tappa a sfidare Tadej Pogačar non c'era solo Roglic ma soprattutto il suo compagno di squadra Jonas Vingegaard, che nel finale ha cercato di sorprendere l’avversario. «Era veramente ripida – ha concluso lo sloveno - Ho trovato molto difficile arrivare in cima negli ultimi 200 metri ma c’è stato un buon segnale».
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