Ormai quando la strada inizia a salire è un dato di fatto: Marta Cavalli diventa immediatamente protagonista. La giovanissima portacolori del team Fdj Nouvelle Aquitaine è la migliore italiana nella generale, un terzo posto a 1’10” che la fa puntare anche a qualcosa di più grande. E’ inutile fare tanti giri di parole, Marta è arrivata per vincere la corsa rosa e sicuramente farà di tutto per riuscirci. Ha già battuto Annemiek Van Vleuten, anzi è diventata il suo autentico incubo nelle classiche del nord, ora è costretta ad inseguirla, ma la fuoriclasse olandese può essere staccata. Oggi sul passo Maniva il gruppo ha tentato di richiudere, senza riuscirci, sul tentativo di Juliette Labous, e si è riproposta la sfida a cui avevamo già assistito a Cesena: quella tra Marta Cavalli, Annemiek Van Vleuten e Mavi Garcia.
«Sono molto contenta del mio quarto posto, le gambe hanno risposto bene ed ho avuto un ottimo supporto dalla squadra - spiega Marta a tuttobiciweb - sulla salita finale Cecile Ludwig ha fatto delle menate incredibili, tutte le mie compagne sono state veramente straordinarie, credevamo di ricucire il gap, ma purtroppo non ci siamo riuscite. Juliette davanti è andata veramente forte, onore a lei che ha resistito alla nostra avanzata e ha vinto una grande tappa. Dietro noi abbiamo fatto sempre un po’ di tira e molla, il gruppo ha perso sempre più elementi e allo scatto di Annemiek siamo rimaste sempre le solite tre. Penso che ormai la classifica finale sia affar nostro, nei chilometri finali ci siamo controllate per tutto il tempo, non ci perdevamo mai di vista. Poi poco prima del traguardo la maglia rosa ha fatto uno scatto secco, ma non abbiamo perso troppi secondi».
Proprio in occasione della tappa di Cesena, Marta ci aveva detto che aveva pagato la prima salita del Giro, ora ha dimostrato che le gambe ci sono e le sensazioni sono veramente buone. La giovanissima atleta della fdj sa che ormai ogni secondo è importante, proprio ieri aveva sprintato ad uno dei traguardi volanti guadagnandosi un piccolo tesoretto, ma la strada verso Padova è ancora lunga.
«Ora mi toccherà rischiare un po’ per mettere sotto stress le avversarie, mancano due tappe che sono assolutamente fondamentali, ci giochiamo il giro. Conosco molto bene le prossime salite, le ho provate diverse volte e penso che questo possa giovare a mio vantaggio, speriamo di sorprendere Annemiek. Lo spazio per fare la differenza c’è assolutamente, ora non rimane altro che sfruttarlo» ci spiega Marta che proprio nelle settimane antecedenti al Giro ha fatto la ricognizione di quasi tutte le salite degli ultimi giorni con alcuni amici. Sono proprio loro che ci hanno confermato l’estrema cura che la giovane campionessa ha messo nella preparazione al Giro, la maglia rosa ora è 1’10”, le salite sono tante e siamo sicuri che presto Marta regalerà a tutti i suoi tifosi un bello spettacolo.