Quella di domenica, che è stata la tappa meno impegnativa del Tour fino ad ora, ha comportato un surplus di lavoro per la giuria che ha commissionato ben 7 sanzioni, sei per i corridori e una per un direttore sportivo. Ogni multa ha fruttato all’organizzazione 500 franchi svizzeri, ovvero circa 500 euro e ai ciclisti sono stati tolti anche 25 punti dalla classifica UCI. Il motivo delle sanzioni è lo scorretto smaltimento dei rifiuti, avvenuto al di fuori della zona consentita. I corridori puniti sono stati Wout Van Aert, Marc Soler, Lennard Kämna, Mikkel Honoré, Silvan Dillier e il diesse della Lotto Mario Aerts, che paga per un suo corridore non identificato dalla giuria.
Il giorno precedente erano stati sanzionati i suoi colleghi Frans Maassen della Jumbo-Visma, Matthew Winston del team leader Team DSM, Wilfried Peeters della Quick-Step-Alpha Vinyl e Hilaire Van der Schueren della Intermarché-Wanty-Gobert, tutti sanzionati poiché non è stato possibile identificare il corridore della squadra che ha lanciato rifiuti in zone non autorizzate e per questo a pagare sono i dirigenti.
Attenzione per i corridori punti perché una seconda sanzione comporterebbe la penalizzazione automatica di un minuto in classifica generale e questo potrebbe essere un problema significativo soprattutto per Wout Van Aert che indossa la maglia gialla.
Quinn Simmons invece è stato multato per aver pedalato fuori dalla sede stradale e sul marciapiede: oltre a una multa di 500 franchi svizzeri, gli sono stati tolti 25 punti nella classifica UCI, 20 secondi di penalità nella classifica generale, 40 punti di penalità nella classifica a punti e 1 punto di penalità nella classifica dei Gpm, cosa che lo porta in cifra negativa, visto che non aveva conquistato nemmeno un punto.
Stefan Küng è stato sanzionato per aver alzato la mani verso un altro corridore e per questo ha dovuto pagare altri 500 franchi di multa e 20 punti di penalità nella classifica UCI.
Sempre alta la guardia nei confronti delle frodi tecnologiche: nella seconda frazione sono state controllate 45 biciclette, di cui 5 passate ai raggi X. Durante la terza tappa le bici controllate sono state 48, di cui 8 passate sotto lo scanner. Mentre nella prima frazione sono state esaminate direttamente tramite scanner 13 bici.