A Malbun si è conclusa la penultima tappa del Tour de Suisse, sicuramente una delle frazioni più dure di questa edizione segnata dai ritiri causa covid e dal molto caldo che non ha risparmiato gli atleti nemmeno per un giorno. Mentre davanti uno scatenato Thibaut Pinot si prendeva la vittoria di giornata dietro si scatenava la lotta per le generale con in pole position i tre atleti più forti di questa edizione: Jakob Fuglsang, Geraint Thomas e Sergio Higuita. È stato proprio il colombiano della Bora Hansgrohe a mettere a segno l’attacco decisivo andandosi a prendere il simbolo del primato ad una sola giornata dal termine della corsa.
«Questa mattina prima della partenza ho parlato a lungo con la mia squadra - spiega Sergio Higuita a tuttobiciweb - sapevamo che sarebbe stata una tappa molto dura e che quindi sarebbe stata la nostra occasione per fare la differenza. All’inizio della salita è partito Maximilian Schachmann come avevamo progettato, poi sarebbe dovuto entrare in azione Felix Grosschartner Anche oggi la Ineos ha voluto tenere serrata la corsa, Fuglsang è stato il primo a scattare e prontamente Daniel Martinez ha chiuso su di lui non lasciandogli nemmeno un metro, a quel punto mi è divenuto ancora più chiaro che, se volevo fare la differenza, dovevo assolutamente mettere a segno un attacco deciso. Ho studiato i miei avversari cercando di carpire se fossero a tutta, poi appena c’è stato un rallentamento sono partito, avevo visto che più avanti la strada diventava più dura, era la mia occasione, dovevo partire. Davanti ormai Thibaut Pinot era imprendibile, ma la maglia gialla era assolutamente alla mia portata, dopo tutto solo 10” mi separavano dalla prima posizione. Ho cercato di dare a fondo a tutte le mie energie e ora posso dire missione completata, sono felicissimo, indossare la maglia di leader di una corsa a tappe del World Tour».
Domani a Vaduz si correrà l’ultima tappa del Tour de Suisse, una cronometro individuale di 25,6 km intorno alla capitale del Liechtenstein. Higuita guida la generale con soli 2” di vantaggio su Geraint thomas che è proprio uno specialista nella corsa contro il tempo. Sulla carta è difficile che l’atleta colombiano riesca a portare la maglia gialla fino alla fine, come lui stesso ammette, ma siamo sicuri che ci metterà tutto se stesso almeno per difendere la sua posizione sul podio.
«E’ stata una settimana veramente molto difficile da gestire, quest’anno gli organizzatori hanno creato un percorso veramente impegnativo e poi il caldo ha segnato profondamente ogni giornata - riprende Higuita - abbiamo affrontato le salite a tutta, prima c’era la UAE Team Emirates, poi la Ineos Grenadiers, praticamente non abbiamo avuto un attimo di respiro. Penso che domani per me sarà una delle giornate più difficili, sappiamo tutti che Geraint Thomas è uno specialista delle crono. La tappa è molto dura, è adatta agli uomini forti contro il tempo, io mi sono allenato molto in questa disciplina ma so di non essere al suo livello. Il mio obiettivo sarà quella di mettercela tutta e di resistere all’avanzata di Fuglsang. Sarà per me un onore correre indossando questa maglia gialla».
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