Un Leo Hayter così non se lo aspettava nemmeno Axel Merckx, general manager della Hagens Berman Axeon. La formazione americana ha visto passare tra le sue fila tantissimi talenti, come Taylor Phinney, Joe Dombrowski, Jasper Stuyven, Jasper Philipsen, Joao Almeida e Tao Geoghegan Hart, ma è la prima volta che si trova concrete possibilità di vincere il Giro d’Italia U23, anche se con Almeida aveva centrato un secondo posto nel 2018.
I distacchi usciti dal tappone di Santa Caterina Valfurva, però, non hanno sorpreso più di tanto Axel: «A livello U23 non sono abituati a fare questo tipo di chilometraggi e quando finisce il serbatoio rischi di perdere minuti su minuti come è successo – ha detto il figlio del grande Eddy a tuttobiciweb -. Stavolta è andata bene a nopi. L’azione di Leo ha ricordato quelle che faceva mio padre? Quasi, in effetti… Oggi c'è il giorno di riposo, cercheremo di riposarci in vista delle ultime tappe dove mi aspetto che proveranno ad attaccarci ed è importante che tutta la squadra resti attorno a Leo».
Hayter junior aveva vinto la Liegi-Bastogne-Liegi l’anno scorso, quindi non è certo una scoperta dell’ultima ora. Questo Giro d’Italia, però, lo sta proiettando in una nuova dimensione di corridore: «Non mi aspettavo Leo a questo livello, perché a inizio anno ha avuto il covid e svariati altri problemi, non riusciva ad essere competitivo e non trovava la forma giusta – ha detto ancora Axel -. Nelle ultime settimane però aveva cominciato ad ingranare e qui sta facendo qualcosa di eccezionale. Deve credere nelle sue potenzialità, ha le caratteristiche giuste per fare bene nelle corse a tappe. Meglio comunque non fare proclami, vediamo come finisce il Giro e poi potremo fare bilanci».
Nel 2021 correva con il Team DSM, che però non gli aveva assicurato un passaggio con la squadra professionistica a partire dal 2023, motivo per cui Hayter ha scelto di cambiare aria: «A inizio anno mi ha chiamato il suo procuratore per dirmi che non avrebbe rinnovato con il Team DSM e a noi ci si liberava un posto per il ritiro di Samuel Janisch. Lo abbiamo chiamato con noi e direi che la scelta sta pagando» ha concluso Axel Merckx.