Si è concluso ieri con il doppio podio di Verona il Giro d’Italia per la Drone Hopper Androni Giocattoli. Sul palco dell’Arena, dove Jai Hindley è diventato il primo australiano a vincere la corsa rosa, sono saliti anche Filippo Tagliani e Mattia Bais. Il primo ha vinto la classifica dei traguardi volanti, il secondo quella dei chilometri in fuga.
Tagliani e Bais sono stati protagonisti fin dal primo giorno di corsa con una fuga a due nella tappa di Budapest, che aveva immediatamente chiarito lo spirito combattivo del team.
Ad analizzare nel complesso il Giro d’Italia della Drone Hopper Androni Giocattoli ci pensano le parole del general manager Gianni Savio: «Ringrazio di cuore i tifosi che hanno sostenuto la nostra squadra con grande passione. Il nostro Giro ha accusato la mancanza dei due atleti su cui contavamo maggiormente, Jhonatan Restrepo ed Eduard Grosu, che non abbiamo potuto schierare per infortuni. Altri due corridori su cui puntavamo, Natnael Tesfazion e Jefferson Cepeda, sono stati costretti al ritiro per problemi fisici. Con una formazione rimaneggiata non ci è stato possibile fare di più, ma i ragazzi hanno profuso il massimo impegno e siamo riusciti a centrare due obiettivi importanti per noi».
ENGLISH VERSION
The Giro d'Italia for the Drone Hopper Androni Giocattoli ended yesterday with the double podium in Verona. Filippo Tagliani and Mattia Bais also went to the Arena stage, where Jai Hindley became the first Australian to win the pink race. The first won the ranking of intermediate sprint, the second that of breakaways kilometers. Tagliani and Bais were protagonists from the first day of racing with a two-way breakaway in the Budapest stage, which immediately clarified the team's fighting spirit. The words of the general manager Gianni Savio take care of analyzing the overall Giro d’Italia of the Drone Hopper Androni Giocattoli: «I sincerely thank the fans who supported our team with great passion. Our Giro blamed the absence of the two athletes we counted on most, Jhonatan Restrepo and Eduard Grosu, who we were unable to field due to injuries. Two other riders we were aiming for, Natnael Tesfazion and Jefferson Cepeda, were forced to retire due to physical problems. With a reworked line-up it was not possible for us to do more, but the riders made the best effort and we managed to achieve two important objectives for us».