Il pubblico e un parterre delle grandi occasioni perché l’occasione è grande, è la 50° edizione della Coppa della Pace.
29 formazioni di cui 12 internazionali, 160 atleti ai nastri di partenza e tanti ospiti per questa edizione n° 50 della Coppa della Pace.
Prima dello start ufficiale, la consegna di una targa celebrativa da parte dell’organizzazione alla sindaca di Santarcangelo di Romagna, Alice Parma. Dopo il minuto di silenzio in ricordo di Bruno Anelli, alle 13.30 il via sancito dal direttore di gara Stefano Ronchi.
Presenti alle fasi iniziali della competizione, organizzata dal Pedale Riminese e dalla Polisportiva Riminese, insieme alla sindaca Parma , anche Stefania Sabba - Sindaca di Verucchio e Presidente Unione Comuni Valmarecchia, Moreno Maresi - Ass.re Sport Comune di Rimini, Emma Petitti – Regione Emilia Romagna, Fabrizio Moretti – Vice presidente Camera di Commercio Romagna, Enrica Cavalli - presidentessa Banca Malatestiana, Chiara Astolfi – Direttrice di Destinazione Turistica Romagna / Visit Romagna, Marino Amadori – CT Nazionale Under 23 e Alessandro Spada – Presidente CRER.
Temperatura di poco sotto i 20° e cielo velato, condizioni ideali per gli atleti che si lanciano sulla prima parte di gara, quella pianeggiante tra Santarcangelo di Romagna, Poggio Torriana e Verucchio, a velocità sostenuta. Dopo le prime schermaglie intorno al km 40 il primo vero tentativo di allungo di un drappello formato da 18 corridori, che guadagna un vantaggio di circa 30” sul gruppo.
Nella fuga Davide Toneatti e Nicolas Vinokurov – Astana, Alexander Tarlton e Pier P Keup -Team Lotto, Diego Ressi, Riccardo Perani, Walter Calzoni – Gallina Ecotex, Filippo D’Aiuto -General Store, Matteo Freddi -Beltrami, Giacomo Villa -Biesse Carrera, Davide Bomboi – Elevate p/B Home, Liam Holowesko – Hagens, Milan Paulus e Aaron Van Der Beke -Lotto Saudal, Riley Pickrell – Israel, Sean Flynn e Peter Kelemen – Tudor Pro.
Al chilometro 50 il vantaggio dei fuggitivi si attesta a 50”, con una media oraria di gara che viaggia intorno ai 49km/h. Vantaggio che al km 52 sale a 1’ 14” e al km 59 sarà di 1’39”, per crescere a 1’55” al km 67.
Sarà di 2’10” il distacco dal gruppo al primo passaggio sotto la linea d’arrivo che sancisce l’inizio del secondo circuito di gara, quello con la salita di San Paolo, da ripetere 8 volte.
Al primo passaggio in località San Paolo sulla linea del GPM il distacco del gruppo si riduce fino a 42” per ritornare intorno al minuto al termine della discesa. È Proprio durante la discesa che il gruppo comincia ad allungarsi e in 6 si mettono alle ruote dei fuggitivi, sono Parisini – Qhubeka, Busatto – General Store, De Carlo – Carnovali, Casellas – Colombia, Van Hemelen -Lotto, e Guzzo.
Già all’inizio della 2° salita verso San Paolo Holowesko e Bomboi vengono riassorbiti dagli immediati inseguitori che al GPM sono a soli 18” dai 16 uomini al comando. Il gruppo invece si trova a 1’30”.
Il due drappelli in testa si ricongiungono in prossimità del primo traguardo volante in località Sant’Ermete e al terzo giro di salita, il grosso del gruppo si attesta 1’17”, mentre sono 21 gli uomini al comando.
Un gruppo che si sfilaccia progressivamente, mente il drappello che apre la gara continua costante la sua corsa. A 5 giri dal termine della gara la media e sempre sostenuta intorno ai 45km/h, mentre il gruppo comincia a sfilacciarsi vistosamente messo alla prova dalla salita impegnativa. Siamo ormai a 50km dal termine la testa del gruppo è a 1'16” di ritardo sui 21 saldamente in testa.
All’inizio della quarta tornata di salita, Filippo D’Aiuto General Store, rompe gli indugi e prova l’allungo mettendo le sue ruote a 15” dai compagni di fuga. Immediatamente tallonato da Calzoni – Gallina e Keup Team Lotto, si viene a formare un terzetto che si porta velocemente a 33” da quelli che poco prima erano i compagni di fuga. Il grosso del gruppo è ormai a tre minuti.
A tre giri dalla conclusione i tre al comando continuano la loro progressione costante con cambi regolari, gli immediati inseguitori a 28”, sono invece in 6 che cercano di riprendere la testa della corsa, portandosi a meno i due minuti dai battistrada, il grosso del gruppo a 2’48” minuti, con una media di 44km/h.
Mentre la testa della corsa si rimette sulla salita, Federico Guzzo si allunga in solitaria e si rimette alla caccia dei tre al comando, raggiungendoli ormai in vista dello scollinamento. Saranno quindi in quattro a passare sotto lo striscione del GPM. Il gruppo a oltre 3 minuti.
Alle spalle dei 4 al comando si accende la bagarre e sono in 9 a rimettersi alla caccia delle loro ruote: Tarlton, Vinokurov, DeCarlo, Busatto, Flynn, Toneatti, Van Der Beke, Parisini, Van Hemelen, macinando asfalto si portano a 20” dai battistrada quando siamo ormai a 25 km dalla fine della corsa.
Una volta messe le ruote sulla salita, è Toneatti a tentare l’allungo e si accoda ai 4 al comando.
A questo punto Calzoni -Gallina prova non indugia e prontamente si mette alla sua ruota Guzzo -Zalf. I due si allungano da soli alla testa della corsa mettendo 17” tra loro e il resto del drappello di testa.
Il distacco si consolida a 30” mentre si continua a salire nuovamente verso San Paolo. Alla penultima discesa prima, della fine della corsa, sono sempre Guzzo e Calzoni al comando con gli immediati inseguitori a 22”.
Mentre suona la campana dell’ultimo giro, non c’è collaborazione tra gli inseguitori che transitano sulla Marecchiese a 30” dai due di testa.
Una salita che non da tregua, ma al comando della corsa non si ferma la gara, su Guzzo e Calzoni a questo punto si mettono Busatto - General Store e Tarlton – Team Lotto, che rinunciano a riprendere i due battistrada e a 8 km dalla fine si portano a soli 15” secondi da loro.
Nella discesa che li porterà sul rettilineo, che anticipa il traguardo, le due coppie di testa si guardano da vicino, alle loro spalle gli inseguitori sono a meno di 30”.
A tre chilometri dalla fine solo un centinaio di metri divide i 4 al comando, a 2 km i 4 sono appaiati, mentre a soli sei secondi da loro troviamo Van Hemelen, Van Der Beke e Keup.
A poco più di un chilometro al traguardo sono quindi in 7 a giocarsi ancora la vittoria. Con uno sprint lanciato a 300 metri dal traguardo, Federico Guzzo- Zalf, classe 2001 di Conegliano, dopo il 3° posto dello scorso anno, si aggiudica la 50° Coppa della Pace, alle sue spalle Pierre Pascal Keup - Team Lotto e terzo Walter Calzoni -Gallina Ecotex.
In palio oltre alla Coppa della Pace - Trofeo Fratelli Anelli, anche il trofeo riservato alla classifica a punti per i traguardi volanti, dedicato a Bruno Anelli, e quello riservato alla classifica a punti per i GPM, che porta il nome di Gino Mondaini.
Si aggiudica il trofeo Mondaini Walter Calzoni, seguito da Filippo D’Aiuto e Federico Guzzo.
Oro nella classifica TV dedicata a Bruno Anelli, a Riccardo Perani, argento Filippo D’Aiuto e bronzo Pierre Pascal Keup.
La Polisportiva Sant’Ermete e il Pedale Riminese insieme alla Famiglia Anelli porgono il loro sentito grazie a tutti i volontari, ai tecnici, agli addetti alla sicurezza, alle forze dell’ordine e al personale medico e di soccorso, alle Istituzioni, alle Amministrazioni Locali e di quanti ad ogni titolo hanno contribuito affinché la Coppa della Pace si stata nuovamente una festa di sport ed amicizia.
Grazie inoltre per l’affetto al pubblico, alla cittadinanza per la collaborazione e a tutti gli atleti per l’impegno.
“Centinaia di giovani cuori che hanno palpitato alla partenza in queste cinquanta edizioni , centinaia di giovani atleti che hanno faticato sulle strade della Valmarecchia e per ognuno di loro abbiamo fatto il tifo - commenta Alvaro Anelli – e per ognuno di loro abbiamo fatto del nostro meglio affinché la partecipazione alla Coppa della Pace rimanesse, un ricordo importante ed indelebile, di una bella giornata di sport, di una bella giornata di ciclismo. Cinquanta edizioni di un desiderio che diventa realtà anno dopo anno, perché tenuto vivo dalla passione, dalla determinazione dell’organizzazione e dall’amore per il ciclismo che tutti noi condividiamo”.
Appuntamento quindi all’edizione 2023 per la 51° Coppa della Pace.a
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