Mark Cavendish aveva disputato la sua ultima tappa al Giro d'Italia nove anni fa vincendo a Brescia e ha ripreso il filo del discorso vincendo la prima volata di questa edizione: «Sono molto contento, il primo sprint in un grande giro non è mai facile anche perché non pensavo di essere pronto: sono diventato più vecchio e arrivo a regime dopo 4/5 giorni di gara. Ma la squadra ha fatto un lavoro incredibile negli ultimi 15 chilometri, poi Ballerini è stato l’uomo decisivo perché ha portato fuori il treno al momento giusto, Van Lerberghe ha continuato il lavoro e poi Morkov mi ha pilotato sul rettilineo finale come sempre».
E poi la volata: «Sono partito a 300 metri, forse un po' presto, ma ho pensato che era il momento giusto, era importante perché in molti arrivavano da dietro e sono riuscito a tenderli dietro. Il mio ritorno alla vittoria? Per me è normale essere in questa condizione, non lo è stato invece essere malato come mi è accaduto in anni passati».
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